Facciamo un salto nel tempo di ben 26 anni per onorare il giorno della nostra rubrica, la domenica.
Era il 1991 e canale5 decise che era arrivato il momento di contrastare l’assoluto dominio festivo di Domenica In (o Domenica INPS, visto il taglio da terza età del contenitore rai, inconfondibile marchio di fabbrica) proponendo una trasmissione giovane, fresca e soprattutto competitiva: Buona Domenica!
Lorella Cuccarini e Silvio Oddi
Al comando delle 6 ore di diretta, una coppia destinata a spopolare negli anni ’90: Marco Columbro e soprattutto Lorella Cuccarini, reduce dai grandi successi di FANTASTICO con Pippo THoInventatoIo Baudo e ODIENS di Antonio Ricci.
Non perderemo neanche tempo per dire quanto la Cucca sia poi diventata simpatica quanto il mal di pancia alle tre di notte, ma all’epoca, frizzante ventisettenne, sapeva davvero cosa volesse dire fare spettacolo.
A inaugurare un’intera stagione di Buona Domenica, una sigla indimenticabile, LIBERI LIBERI, ballata con l’indimenticato SILVIO ODDI (venuto a mancare nel 2014).
Ricordo quelle domeniche come se fosse ieri: le sfide tra la Cuccarini e Columbro, la piattaforma girevole del pubblico, il tabellone della battaglia navale, il terrazzo pazzo.
Si giocava insieme a Sbirulino, si rideva coi Trettrè (dei quali oggi si sono perse le tracce) e personaggi come Giorgio Mastrota erano star di punta delle reti fininvest. Per darvi un’idea di quanto tempo sia passato, pensate che Ambra Angiolini era all’epoca ancora un’illustre sconosciuta.
“Ma la strada quale, io la voglio fare insieme a te!”
Caratteristica di questa sigla, così come di tante altre sigle dell’epoca, è l’interludio strumental-truzzo nel quale si dava ai ballerini l’ordine “MUOVETEVI A CAPOCCHIA PER DIMOSTRARE DI SAPER BALLARE”, durante il quale, ad oggi, provo un certo disagio.
Le coreografie erano firmate da Marco Garofalo: garanzia di qualità.
Lasciamoci tutti trasportare dall’allegria di LIBERI LIBERI!
Sono nato in Puglia, terra di ulivi e mare, e oggi mi divido tra la città Eterna e la città Unica che mi ha visto nascere. La scrittura per me è disciplina, bellezza e cultura, per questo nella vita revisiono testi e mi occupo di editing. Su BL Magazine coordino la linea editoriale e mi occupo di raccontare i diritti umani e i diritti lgbt+ nel mondo... e mi distraggo scrivendo di cultura e spettacolo!
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