(Monza, 6 luglio 2019) La città di Teodolinda ha visto, finalmente, sfilare tra le vie del centro il primo Brianza Pride.
L’organizzazione ha tribolato per questo esordio. Non ultimo il Sindaco Allevi che non ha concesso il patrocinio della città ma in cambio ha ricevuto dei fiori con dedica dall’organizzazione.
In molti hanno definito questo Pride
“politicizzato” per la presenza di alcune bandiere di partito o
per la presunta partecipazione di un Centro sociale, il Foa
Boccaccio, nell’organizzazione.
La manifestazione ha avuto una
partecipazione record, nonostante il caldo, le meschine premesse dei
tanti oppositori e nonostante un bislacco percorso deciso dalla neo
Questura di Monza.
Le registrazioni “via social” e le geolocalizzazioni durante il pride hanno lambito la soglia delle 10.000 presenze [fonte Google Analitics].
Un traguardo inaspettato dato che Rete
Brianza s’auspicava le 3000 persone.
Il corteo si è svolto pacificamente.
Molte le persone sui balconi che incuriosite, osservavano la parata.
Molti i messaggi lanciati da questo
pride.
A dare il via al corteo una azione
performativa di alcuni studenti: sdraiati al sole avvolti dalle
coperte termiche a ricordare i diritti di chi fugge da guerre e
carestie.
L’affermazione dei diritti civili, le
donne ed il partire dai territori tra le tematiche affrontate.
Tutto questo ha reso il Brianza Pride
un evento autentico, indipendente. L’organizzazione ha ribadito più
volte l’assenza di sponsor, l’assenza di organizzazioni esterne.
Proprio per questo possiamo affermare che sia stata una
manifestazione di militanza cittadina.
Presenti anche diciotto
sindaci dei comuni brianzoli che hanno scelto di sfilare con la
fascia tricolore dando il patrocinio: “Sul tema dei diritti civili
non ci deve essere contrapposizione – spiega il sindaco del comune
vicino di Truggio, Pietro Cicardi – su questi temi la società è
più avanti rispetto agli amministratori e io voglio stare al passo
della società e non degli amministratori”.
Singolare, invece, è stato il teatrino svoltosi in pieno centro dalla neonata organizzazione “Teodolinda” che ha proposto , il 5 ed il 7 luglio, una preghiera riparatoria nel cortile di un monastero.Dietro il Comitato Teodolinda si celano organizzazioni di estrema destra come Forza Nuova. Ebbene a 24 ore da Pride, il Comitato Teodolinda è stato cacciato dalla Badessa del Convento.
Il Brianza Pride segna un nuovo inizio per un territorio ancora troppo conservatore. Le 10.000 persone in corteo però hanno testimoniato la volontà di rendere la città di Monza e la Brianza tutta un luogo dove l’inclusività e le diversità siano un valore.
Altra
nota di merito da segnalare è che l’organizzazione di Rete
Brianza Pride
assieme ai ragazzi di Friday
for Future,
hanno messo in piedi un servizio pulizia che seguiva il corteo.
Il Sindaco Allevi, impaurito da una eventuale devastazione della città che, a suo dire, è pulitissima, si sarà dovuto necessariamente ricredere. Il Pride ha pulito anche i rifiuti che campeggiavano da mesi in diversi angoli di Monza.