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La Graphic Pop di Massimo Perna

- 07/03/2025


Per Massimo Perna, niente tele ne colori ne pennelli, solo un mouse e un PC

Tu parti da Capua, la tua città d’origine. La città di Capua, città etrusca e romana, da sempre caratterizzata da un carattere ribelle e combattivo, è famosa nel mondo anche per i suoi Ozi, storicamente noti per essere stati la causa principale della sconfitta del condottiero cartaginese Annibale. Tutto sembrerebbe opposto al tuo carattere docile, moderno e pop! Che si notano nei lavori grafici.

Grazie per il “carattere docile”, ma io intendo il termine come “persona disposta ad apprendere”. Le persone docili nascondono vulcani dormienti.

Hai mai dipinto su tela? con i pennelli o acrilici o olio?

 Si ho dipinto, e credo lo farò ancora su tela, anche se preferisco disegni a matita e acquerelli, ho realizzato anche murales a gessetto colorato, bisogna sperimentare, cimentarsi in tecniche diverse, mettersi in gioco.

Da una tua intervista, ho letto tra le righe che è stato il successo a venirti dietro e non viceversa…?

Successo…Lusingato, ma credo che per raggiungerlo occorra tempo, bisogna lavorare sodo, avere qualità e conoscenze. Posso dire di sì, mi hanno contattato per la mia prima collettiva d’arte dopo aver visto i miei “Faceted portraits” sui social nel 2017. Non dimenticherò mai l’emozione provata nel partecipare alla collettiva d’arte tenutasi a Roma, “ICONIC THE EXHIBITION” dedicata a Madonna, Queen of Pop, con artisti affermati e conosciuti.

La mostra di David Bowie? Ti piace anche la sua musica?

David Bowie, icona indiscussa della musica, del cinema. Ho avuto l’onore di partecipare alla mostra tenutasi a Roma “FAR ABOVE THE MOON” collettiva d’arte dedicata al Duca Bianco per il 50° anniversario di SPACE ODDITY, e a sorpresa il ritratto con cui partecipavo “BOWIE, BLACK STAR” è diventato il manifesto della mostra. La sua musica immortale!

La Pop art, il nostro habitat il nostro punto di incontro, quando io mi accingo a dipingere un personaggio icona pop, vengo a sbirciare nei tuoi social e noto che li hai già fatti? come scegli i tuoi personaggi attingi alla attualità o ricordi e passioni?

 Sono contento che “sbirci” nei miei social, cosa che faccio anche io sui tuoi canali. I personaggi li scelgo in base a tanti fattori, il più delle volte sono spinto dalla passione, dalla stima e a volte dall’ossessione per un personaggio. Ma i ricordi giocano un ruolo fondamentale nella scelta.

Ti sei mai svegliato durante la notte per creare i tuoi personaggi sfaccettati o almeno prendere appunti?

Certo! Soprattutto quando sono in fase creativa anche i sogni sono dedicati. Mi sveglio, scrivo, fermo qualche immagine, prendo appunti. Spesso è proprio durante la notte che creo.

Domanda fil rouge quale’ stata la tua prima opera in assoluto?

La mia prima “opera” …se intendi in assoluto e temporale, ti dico una riproduzione a matita della “Madonna delle Grazie”, una di quelle statue votive che una volta si avevano in casa, in camera da letto dei genitori. Avevo circa sei anni, non ho più testimonianze tangibili, tranne i racconti che facevano i miei.

Quella della “rinascita” artistica è un mio autoritratto del 2016 con cui ho cominciato a sperimentare la Digital Art e da cui è iniziato il mio percorso nel mondo dell’Arte.

Nel mondo pop a volte è difficile incontrare le icone pop di solito sono già divi morti e di altre epoche. Chi hai incontrato tra i vip delle tue opere? E ‘chi vorresti incontrare tra i tuoi personaggi?

Difficile si, incontrare i divi è un’impresa ardua, se per “incontro” intendessi anche concerti a cui ho assistito, potrei elencarne molti ma…tra i Vip che ho conosciuto personalmente posso dirti Luca Tommassini, Baby Marcelo, Priscilla a cui ho dedicato un mio ritratto. Il sogno nel cassetto sarebbe incontrare Madonna…ma resterà un sogno, intanto continuo a farle ritratti perché con i suoi ritratti è cominciata la mia fantastica avventura nella quale ho conosciuto persone meravigliose.

Gli occhi “sono la finestra attraverso la quale vedo te”, questa è una frase della pittrice Frida Kahlo. Tu la usi spesso, come tuo motto, visto che gli occhi nei tuoi lavori sono importanti, sei pure romantico?

“Guarderò attraverso la finestra dei tuoi occhi per vedere te”, un aforisma di Frida Kahlo (dedicata al marito Diego Rivera), a cui sono molto legato tanto da parafrasarlo e renderlo un po’ mio. Quando mi approccio a ritrarre un personaggio parto proprio col disegnarne gli occhi, di cui uno evidenziato con una grossa macchia di colore e se mi accorgo che non c’è un dialogo tra me e gli occhi che disegno, ricomincio tutto daccapo. Credo che tutti in fondo siamo romantici, in senso lato, chi non sogna? Chi non ha fantasie? Chi non è appassionato? Che vita sarebbe?

Uno degli ultimi tuoi progetti, il calendario su Madonna il “MDNA Celebration” a 40 anni dal suo primo concerto, quello di Torino. Intanto dove ti trovavi durante quella famosa esibizione? Perché hai voluto fare questa celebrazione? E perché’ graficamente abbiamo perso il segno del diamante?

R.: Per quanto riguarda il calendario, è un omaggio celebrativo alla carriera per i suoi “FOUR DECADES”, visto che sono un seguace dal lontano 1983…Durante il “Who’S That Girl World Tour”, Torino 4 settembre 1987, ero inchiodato alla tv, lo show andò in diretta su Rai1 e in mondovisione, curioso di sapere cosa avrei visto due giorni dopo dal vivo al concerto di Firenze, primo di molti altri negli anni, ultimo appunto “THE CELEBRATION TOUR” four decades a Milano. Al grido “Siete già caldi” scatenò l’inferno…ecco il perché di questa mia celebrazione.

I ritratti non sfaccettati, invece, sono un esperimento grafico a cui mi sto dedicando da qualche tempo, ma non vanno a sostituire il mio “segno” che ormai mi caratterizza ed è diventato la mia “firma”

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Vivo a Roma ma originario della Sicilia. Attivista nel volontariato sociale, mi occupo di pittura, fotografia, scrittura e arte pop: alcune mie opere sono state esposte in diverse gallerie e mostre nazionali.

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