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 Minchia… Signor Faletti!

- 24/11/2024


The Show Must Go On

Intervista a Roberta Bellesini a fine articolo.

Giorgio Faletti

Nasce ad Asti nel 1950. La sua infanzia, come ci raccontano le sue biografie, è segnata da un’educazione semplice e da un forte legame con la sua città natale, che ritroveremo spesso nei suoi libri. Dopo le scuole superiori, decide di intraprendere gli studi di Giurisprudenza. Una scelta forse inusuale per un futuro comico e scrittore, ma che gli ha fornito una solida base culturale. Negli anni ’70, mentre lavora come avvocato, scopre la sua vera passione: il cabaret. Si trasferisce a Milano e inizia a esibirsi al Derby, un locale storico che ha lanciato molti comici italiani. Il suo talento lo porta presto alla ribalta televisiva. Partecipa a programmi come “Drive In” e “Fantastico“, diventando uno dei comici più amati del pubblico italiano.

I libri

Nonostante il successo nel mondo dello spettacolo, Faletti sente il bisogno di esprimere la sua creatività in un modo diverso. Inizia così a scrivere romanzi, combinando il suo umorismo con una vena noir e un’intensa profondità psicologica.

Il suo primo romanzo, “Io uccido“, pubblicato nel 2002, diventa un best-seller e lo consacra come uno dei più importanti scrittori italiani contemporanei. Gli altri titoli: Niente di vero tranne gli occhi, Fuori da un evidente destino, Pochi inutili nascondigli, Io sono Dio e Appunti di un venditore di donne.

La musica

Oltre alla scrittura e al cabaret, Faletti aveva una grande passione per la musica. Ha inciso diversi album e partecipato al Festival di Sanremo.

Giorgio Faletti era uno scrittore molto particolare, capace di unire l’umorismo tipico del cabaret con una vena noir e una profondità psicologica inaspettata. Ecco alcune delle caratteristiche principali del suo stile di scrittura: Linguaggio semplice e diretto: Faletti non amava le parole complicate e preferiva un linguaggio chiaro e diretto, alla portata di tutti. Questo lo rendeva un autore molto accessibile, anche per i lettori meno esperti. Umorismo nero e sarcasmo: L’umorismo era un elemento fondamentale della sua scrittura. Spesso utilizzava il sarcasmo e l’ironia per affrontare temi difficili e delicati, come la morte, la violenza e la solitudine. Personaggi complessi e realistici: I personaggi dei suoi romanzi erano molto ben caratterizzati e sembravano usciti dalla vita reale. Avevano i loro pregi e i loro difetti, le loro gioie e i loro dolori.

Trame avvincenti e imprevedibili: Faletti era un maestro nel costruire trame intricate e piene di colpi di scena. I suoi romanzi ti tenevano incollato alle pagine fino all’ultima riga.

Atmosfere cupe e misteriose: Molti dei suoi romanzi erano ambientati in luoghi oscuri e misteriosi, che lui visitava di persona per studiarne l’atmosfera perfetta per le sue storie noir.

In sintesi, lo stile di Faletti era un mix unico di leggerezza e profondità, di comicità e dramma. Era capace di farci ridere e piangere allo stesso tempo.

Roberta Bellesini

Dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna e stiamo parlando di Roberta Bellesini, che è stata la compagna di vita di Giorgio Faletti fino agli ultimi anni della sua esistenza. È un architetto, una donna molto riservata, proprio come il marito. Giorgio e Roberta preferivano vivere la loro storia d’amore lontano dai riflettori. Non amavano molto le interviste e i pettegolezzi, e preferivano dedicarsi alla loro vita privata. Roberta è stata al fianco di Giorgio fino all’ultimo momento. Il loro amore è stato forte e sincero. Dopo la scomparsa di Giorgio, Roberta si è dedicata a mantenere viva la sua memoria. Ha organizzato eventi, mostre e ha collaborato a progetti legati alla sua opera. Roberta è stata una figura importante nella vita di Giorgio Faletti. La sua presenza ha sicuramente influenzato il lavoro e la vita del grande scrittore. Roberta avrà sicuramente letto i suoi lavori in anteprima e condiviso con lui le sue opinioni. Sono convinto che le sue osservazioni sincere e costruttive potrebbero aver contribuito a migliorare le sue opere.

Citazioni

Faletti è stato famoso per alcune sue citazioni tratte dalle sue opere che vorrei citare:

“L’esperienza è una cazzata, una cosa che non esiste, un bacio che non sveglia da nessun sonno.”

“La grandezza di un uomo si dimostra da quanti stupidi gli danno addosso.”

“L’amore è fatto di pioggia. Solo il vento sa quando e dove può arrivare.”

“Il tempo è una brutta bestia. A volte confonde la memoria, a volte si limita a schivarla per lasciarla intatta.”

Io e Faletti

Qual è il mio libro preferito di Giorgio Faletti? Niente di vero tranne gli occhi senza dubbio: secondo romanzo, anche questo come il primo, ha ottenuto un grandissimo successo, confermando il talento di Faletti nel creare storie misteriose e intriganti.

Anche se faceva sorridere, nei suoi libri c’erano anche momenti tristi e riflessioni sulla vita. Era come un grande giocattolo che dentro nascondeva un cuore molto sensibile. C’era qualcosa di magico in Giorgio Faletti. Aveva un modo tutto suo di vedere il mondo, un po’ buffo e un po’ malinconico, che riusciva a farci sentire meno soli.

Perché il mio “amore” per Faletti?

Quando è uscito il libro di Faletti Io uccido, ho detto “vabbè compriamolo” a me piace il thriller, non lo si conosceva come scrittore. Devo dire invece che sono rimasto sbalordito mi ha trascinato dalla prima pagina una dietro l’altra, con un finale incredibile. Quindi quando poi sono usciti gli altri 5 li compravo a scatola chiusa sulla fiducia prenotando la copia nella mia libreria preferita. Dopo qualche anno, io ho ripreso a dipingere dopo una profonda crisi esistenziale, e in cerca di soggetti, mentre spolveravo la mia libreria mi sono imbattuto nei libri di Giorgio Faletti e mi sono chiesto “Se mi hanno dato tante emozioni nel leggerli perché non provare a trasferire queste emozioni in una tela?” e così sono nate le sei opere illustrazioni di Giorgio Faletti.

Quest’anno 2024 ricorre il 10° anno dalla morte di Giorgio. Non ho avuto il piacere di incontrarlo, dovevamo vederci a Roma durante un suo concerto per fargli vedere le mie illustrazioni sui suoi sei libri thriller, ma purtroppo poi gli eventi si sono susseguiti con il suo viaggio a New Work per le cure e la sua morte a Torino, appunto il 4 luglio 2014. Il 25 novembre 2024, avrebbe compiuto 74 anni.

Tre domande a Roberta Bellesini

Come vi siete conosciuti?

Nella maniera più classica per noi italiani: a casa di amici davanti a una partita di calcio in tv (la finale degli europei del 2000) con un piatto di ottimi spaghetti al pomodoro!

Qual è il progetto a cui stai lavorando adesso per Giorgio?

Stiamo lavorando a un documentario sulla sua vita che uscirà in tv nella primavera

Quale è l’idea, il suggerimento o il progetto di cui sei orgogliosa di aver dato o hai affidato a Giorgio durante il suo lavoro.

Tutto il supporto che gli davo per quanto riguarda le ricerche che servivano prima della stesura di un libro. Io amo leggere e informarmi un po’ su tutto e questo è stato fondamentale per il suo lavoro.

foto: web e social

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Vivo a Roma ma originario della Sicilia. Attivista nel volontariato sociale, mi occupo di pittura, fotografia, scrittura e arte pop: alcune mie opere sono state esposte in diverse gallerie e mostre nazionali.

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