A Bologna dopo la denuncia della madre di una minore, la compagnia dei carabinieri di Bologna Centro ha eseguito sette misure cautelari (su otto indagati) nei confronti di altrettante persone accusate a vario titolo di induzione alla prostituzione e reati in materia di stupefacenti.
I fatti sono accaduti in una villa tra Pianoro e Rastignano denominata dai frequentatori “Villa Inferno”.
Tra cli indagati un esponente della Lega Luca Cavazza, 27 anni, candidato per la Lega con Lucia Borgonzoni alle ultime elezioni regionali, è ai domiciliari. “Dopo appurate verifiche si precisa che Luca Cavazza non risulta essere iscritto alla Lega”, precisa Andrea Ostellari, senatore e coordinatore della Lega in Emilia. Nel 2016, a 23 anni, Cavazza fu il più giovane in corsa per Forza Italia alle elezioni comunali per eleggere il nuovo sindaco di Bologna. Fece rumore, all’epoca, la sua visita sulla tomba di Mussolini e il post su Facebook: “Tutto quello che fu fatto non potrà essere cancellato. A noi!”
Inoltre il Cavazza risulta aver partecipato a diverse manifestazioni del Family day. Inoltre fu in prima linea nella difesa dei “bambini di Bibbiano”.
Luca Cavazza
Ieri sono state eseguite perquisizioni. Secondo quanto ricostruito l’ipotesi degli investigatori è di un giro di ragazzine arruolate e portate in un albergo fuori città, per prestazioni sessuali in cambio di droga. L’inchiesta è partita nel febbraio scorso: una madre denuncia ai carabinieri diversi allontanamenti e il consumo di droga da parte della figlia di 17 anni. Il nucleo operativo della Compagnia carabinieri Bologna avvia l’attività d’indagine, anche con intercettazioni, che consente di costruire l’impianto accusatorio: induzione alla prostituzione della minorenne, convinta a compiere atti sessuali con gli indagati e altre persone in cambio di denaro e stupefacenti. La madre aveva intercettato anche dei video nel cellulare della figlia.
Proprio la minorenne ha dichiarato : “A casa sua ho appreso che spesso si svolgono incontri per consumare cocaina e fare sesso tanto da essere conosciuta come ‘Villa Inferno’. Cosi mi aveva detto proprio Luca Cavazza quando mi aveva convinto a seguirlo”, spiega poi che “arrivati a casa di Bacci, io avevo già appreso da Cavazza che ci saremo fatti una ‘fattanza’, cioé Bacci ci avrebbe dato della coca. Infatti appena arrivati a casa di Bacci io ho visto che c’erano una decina di persone tra ragazzi e ragazze che stavano pippando”
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