A 97 anni è mancata la cantante e attrice Doris Day, ne dà notizia la fondazione animalista a lei intitolata “Doris Day Animal Foundation”. La causa del decesso pare esssere attribuita alle complicazioni di una polmonite.
Vincitrice di un Grammy Award e un Golden Globe, Doris Mary Anne Kappelhoff (questo il suo nome completo) ha raggiunto il successo negli anni ’40 come cantante jazz, negli anni ’50 come attrice cinematografica e nel decennio successivo come personaggio televisivo, mostrando una duttilità nel mondo dello spettacolo molto apprezzata anche dal pubblico, che per il suo sorriso rassicurante e il volto familiare la incoronò “fidanzata d’America“.
La carriera di Doris Day conta 39 film e oltre 75 ore di programmi televisivi, in aggiunta alla registrazione di più di 650 canzoni: da “A sentimental journey” a “Que sera sera” (canzone premio Oscar de “L’uomo che sapeva troppo” di Alfred Hitchcock”), passando per altri numerosi successi che le hanno valso, nel 2008, un Grammy Award alla carriera.
Tra i film che l’hanno resa celebre, oltre a “The man who knew too much”, vanno ricordati la commedia romantica Il tunnel dell’amore di Gene Kelly, Ilvisone sulla pelle di Delbert Mann (1962), e la commedia musicale in salsa western “Non sparare, baciami! di David Butler del 1953 dove la Day interpreta una sorprendente Calamity Jane.
Nata a Cincinnati, Ohio nel 1922, figlia di Alma Sophia Welz, casalinga, e William Wilhelm Kappelhoff, insegnante di musica, figli di immigrati tedeschi arrivati in USA nel primo dopoguerra, deve il suo nome – Doris – ad un omaggio dei suoi genitori verso Doris Kenyon, star dei film muti. Si è sposata quattro volte, e si è sempre dichiarata repubblicana. Da anni vegetariana, aveva deciso di ritirarsi a vita privata alla fine degli anni ’70, nella campagna californiana.
Sono nato in Puglia, terra di ulivi e mare, e oggi mi divido tra la città Eterna e la città Unica che mi ha visto nascere. La scrittura per me è disciplina, bellezza e cultura, per questo nella vita revisiono testi e mi occupo di editing. Su BL Magazine coordino la linea editoriale e mi occupo di raccontare i diritti umani e i diritti lgbt+ nel mondo... e mi distraggo scrivendo di cultura e spettacolo!
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