In occasione della Giornata della Memoria vogliamo presentarvi questo volume sorprendente su quello che è stato l’effetto tangibile delle Leggi Razziali e dell’antisemitismo che nel 1938 hanno condotto la storia d’Europa nel baratro più profondo che l’umanità abbia mai vissuto.
Foto di classe senza ebrei. Archivi Storici e persecuzione a Milano (1938-1943) a cura di Patrizia Baldi, Enrico Palumbo e Gianguido Piazza, pubblicato da Biblion Edizioni.
SINOSSI
Per la prima volta le ricerche sugli effetti delle leggi antiebraiche razziste del 1938 nelle scuole milanesi, aggiornate e ampliate a realtà finora non studiate, vengono raccolte in un volume collettaneo. Ne risulta un quadro piuttosto articolato del fenomeno dell’espulsione di docenti e studenti dalle scuole elementari e secondarie, il cui impatto creò una cesura nelle vite, soprattutto dei più giovani, rivelando l’accanimento del regime fascista nel perseguitare la minoranza ebraica. L’erosione dei diritti degli ebrei italiani e stranieri in Italia sotto il fascismo, infatti, cominciò dal comparto della scuola e si allargò a ogni settore della vita. Accanto alle ricerche viene qui presentato un apparato didattico, con l’intento di offrire ai lettori riflessioni ed esperienze di utilizzo degli archivi scolastici in classe.
RECENSIONE
Questo volume vi farà entrare senza mezzi termini nel tema della persecuzione antiebraica il cui primo atto giuridico, sottoscritto da Vittorio Emanuele III, fu la promulgazione del Regio Decreto del 5 settembre 1938: Provvedimenti per la difesa della razza nella scuola fascista. Legge vergognosa che sanciva l’espulsione degli alunni di “razza ebraica” dalle scuole di ogni ordine e grado e, con essi, gli insegnanti e i tecnici amministrativi. Il saggio è curato puntualmente da Patrizia Baldi, Enrico Palumbo e Gianguido Piazza. Questo testo costituisce una raccolta di lunghe ricerche effettuate negli archivi scolastici di alcune importanti scuole milanesi, dalle elementari alle superiori, nonché sulle Istituzione di scuole elementari per fanciulli di razza ebraica (Regio Decreto–legge 23 settembre 1938–XVI, n. 1630): le scuole comunitarie di via Eupili e la sezione israelitica statale di via della Spiga.
L’unicità di questo saggio è messa in luce non solo dell’effetto traumatico della discriminazione antisemita fascista che colpiva l’infanzia e l’adolescenza, ma anche l’inizio dell’erosione dei diritti degli ebrei italiani e stranieri che, a partire da lì, si estese a tutti i settori della vita civile e sociale. Sicuramente la raccolta fotografica impatterà notevolmente sul lettore poiché mostra “il prima” e “il dopo” degli effetti del Regio Decreto del 23 settembre 1938, dando un ulteriore valore ed un rilancio ad una Memoria attiva riguardo ai segni di razzismo e antisemitismo a tutt’oggi persistenti.
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