Sanremo Fuori!: la prima manifestazione LGBT+ italiana
Il 5 Aprile 1972 a Sanremo vi fu la prima manifestazione per la difesa della dignità e dei diritti delle persone omosessuali nel nostro paese, considerata la Stonewall italiana.
Manifestazione di Sanremo, foto pubblicata sulla rivista “Fuori!” numero 1, giugno 1972, pagina 4.
Era il 5 aprile 1972 e il Centro Italiano di Sessuologia organizzava, per il primo Congresso Internazionale di Sessuologia, una conferenza dal titolo “Comportamenti devianti della sessualità umana”. L’evento era previsto presso il Casinò di Sanremo dove si presentarono anche quaranta lesbiche e gay, italiani ma non solo, arrivarono attivisti dalla Francia, dal Belgio, dall’Olanda, dalla Gran Bretagna e dalla Norvegia.
Accolsero i partecipanti con cartelli di protesta, cori e slogan, grazie all’organizzazione del primo circolo di cultura omosessuale italiano Fuori! – Fronte unitario omosessuale rivoluzionario italiano, nato pochi mesi prima, e coordinatosi con le altre realtà europee che stavano nascendo in quello stesso periodo.
Manifestazione di Sanremo, foto pubblicata sulla rivista “Fuori!” numero 1, giugno 1972, pagina 4.
Alcuni riuscirono ad entrare nel Casinò e a prender parola, sconvolgendo la platea. Intervenne la polizia, nonostante si trattasse di una manifestazione pacifica, e una decina di dimostranti furono denunciati per manifestazione non autorizzata.
Il procedimento nei loro confronti si chiuderà cinque anni dopo, con l’archiviazione delle accuse da parte del Pretore di Sanremo .
Immenso fu l’effetto della contestazione: i più grandi quotidiani nazionali riportarono la notizia e la Rai, presente alla manifestazione, mandò in onda, il 6 giugno successivo, una puntata speciale di AZ – un fatto come e perché su Rai Uno, dando voce a a gay e lesbiche italiane, fino ad allora non considerate dai media, se non in termini dispregiativi.
Diritti LGBTQ+
Dalla nascita del movimento LGBTQ+ italiano alla cancellazione dell’omosessualità dalla lista del DMS delle malattie mentali passarono diciotto anni. Solamente il 17 maggio 1990, l’Oms cancellò dall’elenco l’omosessualità, definendola “una variante naturale del comportamento umano” e non una malattia, data in cui oggi viene celebrata proprio la Giornata mondiale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia.
Il percorso verso il vero e proprio riconoscimento di pari diritti e dignità non è ancora terminato in Italia e il caso del DDL ZAN – Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità – bloccato al Senato ne è una prova. Approvato alla Camera nel novembre scorso, attualmente non viene discusso in Senato poichè definito dalla Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, provvedimento non prioritario dell’agenda politica italiana.
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