Finalmente un bel regalo, da parte del parlamento di Taiwan, per la comunità LGBT+ nella Giornata mondiale contro l’Omofobia, Bifobia e Transfobia. Dopo anni di dibattiti, referendum e tentativi di sabotaggio da parte dei gruppi religiosi, è stato legalizzato il matrimonio tra persone dello stesso sesso.
La decisione di per sé è storica, non solo per la larga maggioranza con cui i deputati taiwanesi hanno approvato provvedimento, ma anche perché è la prima volta che nel continente asiatico viene varato un provvedimento simile.
La bandiera “rainbow” di Taiwan
Nella fattispecie, il disegno di legge prevede che le coppie omosessuali possano formare delle “unioni permanenti esclusive” che sarà possibile iscrivere sul relativo registro matrimoniale dell’anagrafe.
Il provvedimento giunge con un tempismo perfetto: la Corte Costituzionale, due anni fa, aveva sancito l’incostituzionalità di due articoli del codice civile che prevedevano il matrimonio come esclusivo per le coppie eterosessuali. La suprema assise aveva pertanto invitato il Parlamento a rendere esecutiva la sentenza della Corte entro due anni. In mancanza di un intervento legislativo ad hoc, la decisione della Corte sarebbe stata comunque valida allo scadere dei due anni, permettendo alle coppie formate da persone dello stesso sesso di sposarsi legalmente.
La legge, nuova di zecca, abbraccia temi importanti come tasse, assicurazione e custodia dei figli, e si pone prepotentemente all’avanguardia rispetto a molte leggi vigenti anche in occidente. Non ha quindi avuto l’effetto desiderato il referendum consultivo che, solo lo scorso novembre, aveva dato un chiaro indirizzo sulla volontà dei cittadini taiwanesi di aprire solo alle civil partnership e non anche al matrimonio egualitario.
Ragazze al Gay Pride di Taiwan
Centinaia di manifestanti hanno atteso la storica approvazione della legge fuori dal Parlamento: una vera e propria onda arcobaleno che ha accolto la lieta novella con musica, striscioni e momenti di festa.
Taiwan, già dagli anni ’90, ha mostrato segni di grande apertura in tema di tutela dei diritti gay, tanto da essere tra le prime città del continente ad ospitare il Gay Pride.
Sono nato in Puglia, terra di ulivi e mare, e oggi mi divido tra la città Eterna e la città Unica che mi ha visto nascere. La scrittura per me è disciplina, bellezza e cultura, per questo nella vita revisiono testi e mi occupo di editing. Su BL Magazine coordino la linea editoriale e mi occupo di raccontare i diritti umani e i diritti lgbt+ nel mondo... e mi distraggo scrivendo di cultura e spettacolo!
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