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JOHN FANTE FESTIVAL 2018. Incontro con Eraldo Affinati.


 

TORRICELLA PELIGNA (CHIETI) Ospite del Festival Eraldo Affinati, inventore della scuola Penny Wirton a Roma (scuola dedicata all’apprendimento dell’italiano per migranti) presentando il suo ultimo libro “Tutti i Nomi del Mondo” (Mondadori, 2018). Ad introdurre Affinati il giornalista Paolo Di Giannantonio (volto del TG1, originario di Raiano, in provincia de L’Aquila).

Raccontando la sua storia di Insegnante di Lettere , ha ripercorso la storia che c’è dietro ogni persona. Come Don Lorenzo Milani a Barbiana, la sfida educativa dei giorni nostri è quella di includere nel tessuto sociale le persone che raggiungono il vecchio continente per provare ad avere una vita migliore. Questa sua empatia, dice Affinati, nasce dalla storia famigliare: suo nonno fu abbandonato, per questo si sente vicino alle storie dei Mohammed, Fazil, Mutaleb …

“Questi ragazzi rischiano di essere degli invalidi <spirituali>“afferma Affinati, in quanto privi del mezzo indispensabile per esprimere le proprie emozioni. In tal senso la Lingua si pone come “casa del pensiero” , con una funzione “ortopedica” per poter far esprimere le persone. Quindi è assolutamente importante far sì che i migranti siano in grado di esprimersi in Italiano”

Il Giornalista Di Giannantonio, ripercorre le sue esperienze di inviato in zone di guerra e di quella sulla nave Diciotti.

“Stiamo assistendo ad una crisi Etica che può essere superata solo facendo bene il proprio lavoro, e, assumendosi responsabilità non solo giuridiche, intervenendo in prima persona in quelle situazioni contrarie ai propri principi. Solo in questo modo si può ricucire un tessuto sociale oggi sfilacciato.”

 

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Di origine Abruzzese, ma ramingo come un nomade. Di molteplici interessi ogni sabato su Bl Magazine con la rubrica BL LIBRI.

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