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“Le parole che mancano al cuore” di FABIO CANINO (SEM)


Già dal Salone Internazionale del Libro di Torino 2019 attendevo fremente, non solo la possibilità d’acquistare questa nuova avventura letteraria di Canino, ma di incontrarlo per fargli qualche domanda in più!

E noi di BL MAGAZINE ci siamo riusciti andando ad incontrare Fabio Canino a “casa” del suo editore: Riccardo Cavallero.

LE PAROLE CHE MANCANO AL CUORE è il titolo di questo bellissimo romanzo che, contro qualunque tabù o stereotipo della virilità italiana, racconta una storia d’amore raffinata.

Canino Le parole che mancano al cuore

LA TRAMA

Per Matteo, l’amore è fatto solo di incontri segreti, ragazzi che poi spariscono nel buio da cui sono arrivati. Matteo, d’altronde, è un calciatore di serie A, e “i calciatori di serie A gay non esistono”. Lo dicono gli stadi, lo dice la stampa, lo dicono a volte persino certi allenatori. Poi, però, con l’inizio del nuovo anno, ecco arrivare Thiago. Il “fenomeno” Thiago, scoperto da uno scout nelle favelas brasiliane quand’era ancora un bambino, e poi passato di squadra in squadra, fino a giungere al Real Madrid, per approdare infine proprio in Italia, nella stessa società di Matteo. Tra i due c’è subito intesa, qualche sguardo improvviso, un abbraccio prolungato più del solito, e quella passione comune per i videogiochi che li avvicina ulteriormente, permettendogli di vivere avventure che nell’esistenza di tutti i giorni gli sono negate, sia per l’ambiente che li circonda sia per le loro resistenze interiori.

Fabio Canino scrive un romanzo che è sì un viaggio attraverso le ipocrisie del mondo del calcio, ma è soprattutto una struggente storia d’amore: com’è possibile che questo sentimento – che per molti è la cosa più semplice del mondo – per due persone come i protagonisti di questa storia possa rivelarsi tanto complicato? E alla fine riuscirà comunque a trovare la sua strada?

Copertina del Libro

LA RECENSIONE

Il libro di Canino è godibilissimo e assolutamente leggibile tanto da averlo divorato in pochi giorni.

C’è da dire che Canino, personaggio di rilievo nel mondo dello spettacolo, con questo libro risale la corrente dell’attuale populismo come un salmone norvegese dalla livrea arcobaleno.

Le parole che mancano al cuore, oltre che essere un buon libro, è anche la prima tessera di un effetto domino che tutte le persone dotate di umana coscienza e con la costituzione in tasca, si auspicano accada nel mondo del calcio, in Italia. Se è vero che siamo bombardati da immagini stereotipate di uomini e donne LGBT+, è assolutamente lodevole leggere la verosimile storia di Thiago e Matteo.

La parte più bella di questo libro è proprio una raffinatissima, romantica scena in cui i due protagonisti si addormentano innocentemente intrecciando le loro dita e mostrando il loro “codice segreto d’amore” tatuato sulle dita. Ed è subito estate 1994 con una canzone di Grignani che risuona sulla lingua del lettore.

La cosa che mi ha sorpreso di più leggendo questo libro è l’assenza delle proverbiali saponette negli spogliatoi o i festini alla Marchese de Sade che un po’ tutti credono accada ai multimiliardari calciatori di Serie A.

Canino col suo libro compie un gesto splendido e di scandinavo civismo:” Le parole che mancano al cuore”. scardina assolutamente qualunque tipo di pregiudizio. Nel Mondo del Calcio. Nel mondo LGBT+. Dona autentica consapevolezza a chiunque lo legga: amare è l’unica cosa che conta.

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Di origine Abruzzese, ma ramingo come un nomade. Di molteplici interessi ogni sabato su Bl Magazine con la rubrica BL LIBRI.

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