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BEARITY POSTA: La pelle che vesto

Se volete partecipare alla nostra posta del cuore, per confessare i vostri segreti più nascosti, anche in forma anonima, o semplicemente per chiederci consigli, l’indirizzo di posta a cui fare riferimento è redazionebearslicious@gmail.com Il nostro Michelangelo è a vostra disposizione per fare chiarezza sui vostri sentimenti, accogliere le vostre rivelazioni o semplicemente leggere i vostri punti di vista sul mondo. Scriveteci!


“Salve, Simone è il mio nome di fantasia, non mi chiamo così. Approfitto di questo spazio della posta del cuore per parlare un po’ della mia situazione. Da qualche tempo sto frequentando un ragazzo dolcissimo, tenerissimo, innamorato di me. Praticamente l’uomo perfetto. Credo di amarlo anch’io, perché il solo pensiero di perderlo mi fa stare molto male. Abbiamo però un problema di non poco conto: siamo entrambi passivi. Non abbiamo quindi una vita sessuale molto appagante, entrambi siamo molto ritrosi a donarci sessualmente all’altro e quindi i nostri momenti di intimità vanno poco oltre i baci e la masturbazione a vicenda. Il problema comincia ad essere serio per me, perché lo desidero con tutto il mio cuore. Cosa ne pensi Michelangelo? Come vedi la mia situazione? Altra domanda: tra i membri del gruppo bearslicious ce n’è uno molto bello, ogni tanto tra noi ci sono scambi di battute divertenti su facebook o sul gruppo e la cosa ovviamente mi fa piacere, ma finisce lì non abbiamo mai avuto contatti privati. Purtroppo però mi ritrovo puntualmente a fissare le sue foto perché è veramente bellissimo, è un piacere guardarlo. Ho anche salvato alcune sue foto sul mio pc. Foto normali ovviamente, al massimo ci sono sue foto in costume. Non ne sono innamorato né vorrei nient’altro da lui, mi basta guardare le sue foto ogni tanto, a me piace il mio compagno e con lui vorrei un futuro, però questo bisogno di rifarmi gli occhi con questo bellone mi turba un pochino. Secondo te sono infedele? Grazie Michelangelo, sei bellissimo anche tu hai due occhi meravigliosi”

Ciao Simone, ho letto con molto interesse la mail che mi hai inviato, e ammetto mi ha dato molto da pensare. In primo luogo perché stimola una riflessione che spesso ci troviamo ad affrontare: cos’è l’amore? Come si manifesta? Cosa ci porta a fare? Secondo poi mi poni la questione, anch’essa annosa, di cosa sia la fedeltà. Direi che possiamo iniziare ripercorrendo insieme la tua lettera. Ci racconti di un ragazzo splendido, tenerissimo, che ti trasmette il suo amore, sulla carta un uomo da impalmare. Tu dici di provare un sentimento, parli di un probabile amore, tanto da sentirti fisicamente male al pensiero di perderlo. Ciononostante la vostra vita amorosa presenta un’incrinatura , quella di un’inclinazione sessuale che vi indirizza verso un preciso ruolo. Noi, gli omosessuali intendo, abbiamo un problema a monte, quello di non avere una storia, una cultura che ci possa aiutare, fosse anche per emulazione o per semplice tradizione, ad affrontare situazioni che esulano da schemi e stereotipi lunghi secoli! Cosi ci ritroviamo davanti ad un empasse quando crediamo che la felicità passi attraverso la feritoia da cui siamo abituati a guardare fuori.

Ho sentito tante storie come la tua, con punte di disperazione più o meno alte, talvolta ci si arrendeva perché non si vedeva la fine del tunnel, mentre in alcuni casi si trovavano soluzioni alternative. Ebbene io ti dico che quel futuro che vorreste avere può esserci! Ci si può amare anche nel vostro caso e trarre piacere, seppur le cose sembrino al momento più complesse e complicate di quello che sono in realtà. L’eros e la passione non sono figlie uniche di un paradigma, di un’equazione che si cristallizza in pochi ripetitivi gesti.

È una sfida probabilmente, ma una sfida a scoprire noi stessi e chi ci sta a cuore, una sfida a ridisegnare un nuovo modo di stare insieme, creando quell’avvicinamento, quell’intimità, quella scoperta che mi pare vi neghiate proprio quando mi scrivi: “entrambi siamo ritrosi a donarci sessualmente all’altro”.

È proprio il dono il concetto chiave in questa tua lettera, quell’amore che tutti andiamo ricercando. È il passo che compiamo mentre andiamo verso l’altro e che di rimando porterà l’altro verso noi. Ci sono tante cose che potete imparare sul vostro piacere, tanti gesti fatti di carezze, di baci, di fantasie rivelate. Abbiamo un arsenale a nostra disposizione, non dimentichiamolo! Mani, labbra, tutta la gamma sensoriale, un’infinità di giochi (la sessualità senza il suo essere ludica pian piano avvizzisce) e non ultima la voglia di esplorare e farci “trovare”. Apritevi ai vostri sensi senza remore, cogliete l’occasione di aver trovato qualcuno che vi possa portare in luoghi che neanche pensavate esistessero. È un “esercizio” che mi sento di consigliare ad ognuno di noi, per rinnovare il nostro Pantheon di Gioie , ma anche per ricordarci di non essere nati porzionati.

Ogni persona che incontriamo è unica., così come ogni relazione è un’alchimia irripetibile, teniamone conto il più possibile. L’ altro quesito che mi poni riguarda l’infedeltà . Mi racconti di un ragazzo del gruppo di Bearslicious che ti “piace”. Embè ?! Spogliamoci di questa subdola retorica che ci vorrebbe tutti impermeabili alla vista di un aitante giovanotto o sublime donzella!

È capitato e capita ancora anche a me di notare o “seguire” su instagram qualcuno, perché ha un bel sorriso, un viso e un corpo favolosi, ma mai per questo sento di aver tradito Mr. Dee, anzi gliene parlo, gli dico: “guarda che bello in questa foto!”, lui ride e mi dice :” tu sei bello !” e finiamo a tirarci addosso cannonate d’amore. Ma anche non ti sentissi di condividerlo, caro Simone , non succede mica nulla di grave. Stai ammirando solo qualcuno per la sua beltà, non intercorre nessuna relazione tra di voi , non c’è una conoscenza reale; potremmo rapportare il tutto a quel momento in cui ci vengono fuori gli occhi a cuoricino per un Pierfrancesco Favino che ci invita lascivo a ingurgitare forchettate di spaghetti come fossero cespi di lattuga!

Direi che è sano trattenere qualcosa per sé, ma domandiamoci sempre se è veramente perché trattasi di un vezzo, di una piccola concessione alla nostra fantasia e che non sia un modo per fuggire lontano da una realtà che ci sta andando stretta . Grazie per i complimenti che mi hai fatto, non ti nascondo che un po’ sono arrossito. Ti mando un abbraccio e spero di averti aiutato a schiarirti un po’ le idee.

Michelangelo

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Nato a Enna il 27/06/1977, ho studiato Scienze del Servizio Sociale alla facoltà di Scienze Politiche, non conseguendo la laurea. Ho lavorato come educatore presso strutture di neuropsichiatria infantile, e ad oggi  lavoro in ambito ferroviario. Amo dipingere,creare con diversi materiali, leggere i movimenti sociali. vivo nella splendida Bologna da 15 anni.

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