![Locandina BIG Bari Film Festival](https://www.blmagazine.it/wp-content/uploads/2018/09/BIG-2018-copertina-2.jpg)
Entrerà nel vivo domani 28 settembre la programmazione cinematografica del BIG, Bari International Gender Film Festival, e continuerà fino a domenica 30 con proiezioni, incontri e iniziative sulle tematiche di genere.
Ad oggi, il BIG è tra i festival più autorevoli in Italia per quanto concerne l’approfondimento di questioni legate a identità e orientamento sessuale intesi come processi e possibilità in divenire.
È un festival che intende mettere insieme i processi creativi più svariati: cinema, musica, performance, intrattenimento culturale, attraverso una rete accademica, artistica e sociale, eterogenea, multipla e differente per diventare spazio di confronto internazionale e radicamento territoriale.
![Locandina BIG Bari Film Festival](https://www.blmagazine.it/wp-content/uploads/2018/09/BIG-2018-copertina-2.jpg)
Locandina BIG Bari Film Festival
Il presupposto del BIG
Il BIG trova la sua origine a partire dal substrato teorico degli studi sulla diversità di genere – i “Gender Studies” – che dagli anni ‘70 interessano sempre più gli ambiti accademici, a livello interdisciplinare. Il presupposto, largamente condiviso dalla comunità scientifica e culturale, è che i concetti di mascolinità e femminilità siano relativi e che il rapporto fra sesso e genere varia a seconda delle aree geografiche, dei periodi storici, delle culture di appartenenza.
La complessità del tema rimanda a tutta una serie di concetti chiave (i diritti fondamentali dell’uomo, la convivenza delle differenze, il rapporto con l’altro da me) e richiede strategie comunicative mirate, superando cliché e resistenze legate alla mancanza di una corretta informazione e di un sano dibattito.
In questo, la potenza del cinema può costituire un contributo privilegiato per attivare questo processo di consapevolezza: apre alle visioni, interroga il presente ed “educa” attraverso la bellezza.
Il Bari International Gender Film Festival, nato nel 2015 e giunto quindi alla sua quarta edizione, intende così contribuire alla sensibilizzazione politica e culturale nel panorama regionale e nazionale sulla tematica lgbt, e avere un ruolo sociale nella diffusione della cultura arcobaleno sul territorio.
La manifestazione è promossa e organizzata dalla Cooperativa AL.I.C.E (Area Arti Espressive), realizzata con il sostegno di Regione Puglia e MiBact-SIAE (nell’ambito dell’iniziativa «S’Illumina – Copia privata per i giovani, per la cultura») e del Comune di Bari.
![BIG programma](https://www.blmagazine.it/wp-content/uploads/2018/09/bari-international-gender-film-festival-tuttxinclusx.jpg)
Programma BIG
Il programma di venerdì
Venerdì 28 settembre, presso l’ AncheCinema di Bari (Corso Italia 112), il programma del Bari International Gender Film Festival entra nel clou delle proiezioni e dei grandi ospiti internazionali con uno dei migliori talenti del cinema danese dell’ultima generazione, la regista Mette Carla Albrecthsen, presentata dalla sceneggiatrice Antonella Gaeta, che presenterà il corto “Vanilla” (2013) e il lungometraggio “Venus”.
Venus
Si tratta di uno dei film più apprezzati della regista danese. Racconta Il sesso visto da un punto di vista inedito e originale: il divano del casting. L’idea iniziale è quella di un film sui desideri, le frustrazioni, i pensieri e le bugie delle donne quando si confrontano con l’universo del sesso. Ma mentre il casting a Copenaghen prosegue, oltre cento giovani donne raccontano alla telecamera le loro fantasie erotiche, preferenze, avventure, ambivalenze, e le due registe si rendono conto che hanno già in mano ciò che cercavano: un intimo racconto collettivo e rivelatore. Il “set” è il divano stesso, trasformato in quello spazio di esplorazione e condivisione che è l’eterno spazio del femminile. Un raro sguardo al linguaggio segreto della sessualità delle donne, tra passione e vergogna, pudore e piacere.
Le altre proiezioni
La giornata di venerdì 28 prenderà sarà costellata di proiezioni: si parte con “Anomaly” (Albania, 2016) di Leart Rama e «Queercore: How to Punk a Revolution» (Germ, 2017) di Yony Leyser.
Alle 18 spazio a due artisti under 35 italiani che potranno raccontarsi nel foyer, moderati da Massimiliano Ferraina: Stefano Sbrulli e Giulietta Vacis, di cui saranno proiettati rispettivamente i corti «Mirko» e «Le cose che restano».
Si proseguirà alle 18,15 con il film portoghese “Al Berto” del regista Vicente Alves do Ó e la serata proseguirà con le proiezioni di “Neptune” (Brasile 2017) di Daniele Nolasco e “Théo et Hugo dans le même bateau” (Francia, 2016) di Olivier Ducastel & Jacques Martineau, premiato con l’Audience Award alla Berlinale 2016.
![MARVIN OU LA BELLE ÉDUCATION - Francia, 2017 - di Anne Fontaine](https://www.blmagazine.it/wp-content/uploads/2018/09/MARVIN-OU-LA-BELLE-%C3%89DUCATION-Francia-2017-di-Anne-Fontaine.jpg)
MARVIN OU LA BELLE ÉDUCATION – Francia, 2017 – di Anne Fontaine
I film di sabato
Sarà ancora la Danimarca nella giornata di sabato a farla da padrona, con Hearthstone di Guðmundur Arnar Guðmundsson (Dan/Isl, 2016), già Queer Lion Award, Festival di Venezia, 2016 e il ritorno di Mette Carla Albrechtsen con “XY Anatomy of a boy” (2009).
Ci sarà spazio anche per una parentesi mediterranea con Upon the shadow (Tunisia, 2017) di Nada Mezni Hafaiedh, in collaborazione con Gender Bender Bologna e Barash (Israele, 2016) di Michal Vinik.
L’ospite della giornata sarà Jan Soldat, regista tedesco già apparso al Festival di Roma e noto per il suo occhio indagatore, spesso morboso ed estremo, orientato verso il mondo della nudità.
La proiezione di chiusura sarà Tinta Bruta (Brasile, 2018)
di Felipe Matzembacher e Marcio Reolon in collaborazione con Orlando Festival.
![XY Anatomy of a boy - Dan, 2009 - di Mette Carla Albrechtsen](https://www.blmagazine.it/wp-content/uploads/2018/09/XY-Anatomy-of-a-boy-Dan-2009-di-Mette-Carla-Albrechtsen.jpg)
XY Anatomy of a boy – Dan, 2009 – di Mette Carla Albrechtsen
I film di domenica
Ospiti del giorno saranno Blerta Zeqiri, regista e sceneggiatrice kosovara che ha già partecipato al Sundance Festival, ed Eleonora Magnifico.
La giornata comincerà con un omaggio a Fassbinder del regista danese Christian Braas Thomsen, e dalle 16 un poker di proiezioni (cortometraggi e mediometraggi) da Belgio, Italia e Albania.
In chiusura, dalle 18 il corto “I hate pink” di Margherita Ferri (Italia 2017), “More love – episodio 1&2” (Italia 2016) di Andrea La Bozzetta, “La gabbia” di Caterina Ferrari (Italia 2017), The Incomplete (Germania, 2013) di Jan Soldat.
Vi rimandiamo al programma completo al sito internet http://www.bigff.it/