1.528 views 4 min 0 Comment

“CREATURE LUMINOSE” di Martin Suter (Sellerio)


La scorsa domenica la mia collega Fulvia, assidua lettrice dei miei consigli bibliografici, mi ha proposto di leggere un nuovo libro appena uscito.

L’ho preso immediatamente e ho iniziato a leggerlo. Dopo tre giorni di lettura impegnativa mi rendo conto che non riuscirò a finirlo in una settimana. Infatti, mentre scrivo quest’articolo, il libro consigliatomi da Fulvia è sul comodino che canta “L’appuntamento” di Ornella Vanoni…

Per Fulvia e i miei assidui lettori rimando a sabato prossimo la recensione di questo libro misterioso e imprescindibile.

Ma veniamo a noi. Questa settimana vi propongo una lettura fatta a settembre. Un romanzo bislacco e, a tratti, nerd quanto basta.

CREATURE LUMINOSE dell’autore elvetico Martin SUTER edito dalla palermitana “Sellerio“.

La trama

Nei pressi del fiume Limmat vive, o meglio, campeggia, un barbone: Schoch. Un uomo tranquillo che ha avuto una vita precedente abbastanza tranquilla: una moglie, un lavoro, una casa. Poi il baratro della vita gli ha donato il cielo come tetto e la strada come salotto.

Alterna il suo vagabondare a Zurigo con trangugiate di vino scadente con altri clochard.

Una notte, mentre dorme nel suo sacco a pelo viene svegliato da un animaletto: un elefantino fluorescente. Convinto di essere in uno stato allucinogeno continua a dormire ma risvegliandosi di nuovo scopre che l’assurdo pachiderma in formato tascabile è vero. Da qui Schoch verrà trascinato in una realtà diametralmente opposta, fatta di ricerche scientifiche e di colossi multinazionali farmaceutici.

Il finale, a tratti tragicomico, condurrà i protagonisti in un presente-futuro super verosimile.

La recensione

Questo libro sembra scritto per chi ha poco tempo per leggere. Lo stile è asciutto: capitoli brevi che vanno al cuore della situazione. Non sono presenti fronzoli letterari o inutili giri di parole.

Quasi quasi ho avuto l’impressione che fosse la sinossi di una serie di Netflix.

Puntuale come un orologio svizzero, l’autore sincronizza due mondi contemporanei e paralleli che nulla hanno in comune. Il romanzo, per quanto a tratti ilare e assurdo, pone gli accenti su una questione in cui tutta la cultura di massa dovrebbe in qualche modo occuparsi: la bioetica.

Finito il libro si rimane meravigliosamente turbati da questa ineluttabile realtà: fare esperimenti sugli animali quanto costa alla nostra morale? Ci riteniamo davvero la specie padrona di questo mondo? Abbattere il naturale corso delle cose, le malattie o gli errori genetici, è realmente la strada da percorrere per poterci evolvere? Ma anche: perché i barboni svizzeri sono così dannatamente svizzeri? Precisi nel loro vagabondare, umili ed ordinatissimi.

Questo libro lo consiglio vivamente a chi ha poco tempo di leggere. Potete comodamente pianificare la vostra lettura grazie ai micro capitoli che compongono il testo: non si perde mai il filo, e per quanto le tematiche siano impegnative, la lettura è assolutamente sostenibile.

L’autore

Lo scrittore Martin Suter, per chi non lo conoscesse, è un autore svizzero che però ha un Curriculum Vitae costellato di lavori nel mondo della comunicazione e della pubblicità.

Vive tra Ibiza e il Guatemala e, a settant’anni, si gode la vita regalandoci romanzi sempre attuali che affrontano tematiche pesanti a cuor leggero.

Cara Fulvia, tu volevi che “giocassi” ed io invece ti propongo l’elefante…

<hr>Condividi:
- Published posts: 520

Di origine Abruzzese, ma ramingo come un nomade. Di molteplici interessi ogni sabato su Bl Magazine con la rubrica BL LIBRI.

Twitter
Facebook