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E IO QUI, NUDA di Cristina Obber (Settenove) | Recensione


Come ogni anno, BL LIBRI vuole dedicare il mese di marzo all’intero universo di rivendicazione di diritti umani, sociali e culturali delle Donne. Inauguriamo questo mese con un romanzo particolarissimo. Una lettura destinata alle giovani e ai giovani ma che pone al centro tematiche assolutamente da rivedere anche negli adulti. E IO QUI, NUDA scritto da Cristina Obber e pubblicato da Settenove è la scelta bibliografica di questa settimana.

LA TRAMA

Stella è una ragazza ribelle e anticonformista, ascolta solo musica punk e si sente indistruttibile. Non sorride mai. Non vuole un ragazzo fisso e l’incontro con Jacopo la trova resistente. Ma l’amore vince. Quando Stella sembra lasciarsi travolgere dalla felicità, una malattia rischia di farla precipitare nel buio. Stella cerca di rinchiudersi, vuole soltanto stare sola. Ma non è sola. Accanto a lei c’è una nonna amorevole che sa capirla e l’aiuta a non lasciare l’università. Accanto a lei c’è Jacopo, che la ama e la desidera al di là di tutti i pregiudizi. E poi ci sono Carolina, la sua amica del cuore, e il gruppo: Raja, Sofia, Shao, Pino, Ajub, Simone. Nemmeno Simone si salverà da solo. Una storia di amore e di amicizia. Una storia di trasformazione, riconoscimento e libertà.

LA RECENSIONE

Obber anche questa volta è una spada nel comporre questo romanzo. Il suo stile, riconoscibilissimo ed assolutamente gustoso, è il “tappeto musicale” di una storia che era necessaria raccontare. La protagonista Stella è figlia del suo tempo, si muove all’interno di un contesto apparentemente aperto ed accogliente. Plasma il suo essere in maniera indipendente, o crede di farlo. Sembra essere una giovane donna forte le cui convinzioni non sono convenzioni. Accade che, però, l’inconveniente di una malattia le cambierà il corpo, l’aspetto, facendo crollare inesorabilmente le basi e le idee di Stella. Il romanzo inoltre è intarsiato dalla coralità degli altri personaggi che, con il loro pezzettino di vissuto, fanno emergere quanto sia potente, per l’umano sentire, la rete di relazioni. Nota di non poco conto è la figura della Nonna di Stella. In apparente antitesi con la nipote, invece, si rivelerà il catalizzatore emozionale più potente. L’esperienza ed una vita vissuta sono un’enorme dote che questa nonna vuole donare alla protagonista. Altro personaggio totalmente rilevante è Simone in balia delle dipendenze. Mai come ora, comprendere la solitaria discesa agli inferi e la riemersione di Simone, ardentemente voluta ed accompagnata anche dal suo gruppo di amici, apre nuovi orizzonti nella decodifica di quest’epoca performativa che, quasi, ci vuole tutti in competizione. L’ambientazione è particolarissima: è una Milano dicotomica, che vive su due piani di realtà paralleli, esattamente come le vite dei personaggi. Milano città di respiro europeo con i grandi grattacieli che, però, nel boschetto di Rogoredo, miete le sue giovani vittime messe ai margini dalla frenesia urbana. La città amplifica la narrazione e la comprensione di quanto gli esseri umani siano simili all’ambiente che abitano.

Un libro speciale, formidabile. Da far leggere a genitori e figli.

Consigliatissimo!

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Di origine Abruzzese, ma ramingo come un nomade. Di molteplici interessi ogni sabato su Bl Magazine con la rubrica BL LIBRI.

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