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SPARE – il minore – del Principe Harry o chi per lui (Mondadori) | Recensione


Riprende la rubrica BL LIBRI con il “prodotto editoriale” che sicuramente sarà il più venduto del 2023. Spare – Il Minore – di Henry Charles Albert David di Windsor, meglio conosciuto come Principe Harry pubblicato in Italia da Mondadori. Oltre che entrare nel Guinness dei Primati per le vendite, questo libro di memorie creerà indubbiamente degli effetti sulla nuova monarchia inglese di Carlo III.

Sinossi

È stata una delle immagini più strazianti del Ventesimo secolo: due ragazzini, due principi, che seguono il feretro della madre sotto gli occhi addolorati e sgomenti del mondo intero. Mentre si celebrava il funerale di Diana, principessa del Galles, miliardi di persone si chiedevano quali pensieri affollassero la mente di William e Harry, quali emozioni passassero per i loro cuori, e come si sarebbero dipanate le loro vite da quel momento in poi.

Finalmente Harry racconta quella storia, la sua.

Prima di perdere la madre, il principe Harry, all’epoca dodicenne, era considerato l’allegra e spensierata “riserva” (in inglese spare) del più serio erede al trono. Quel lutto, però, ha cambiato ogni cosa. Harry si è trovato ad affrontare problemi scolastici e a combattere contro la rabbia e la solitudine. E avendo incolpato la stampa per la morte della madre, faticava ad accettare una vita sotto i riflettori.

A ventun anni è entrato nell’esercito. La disciplina gli ha dato stabilità, e le missioni svolte hanno fatto di lui un eroe in patria. Ma ben presto si è ritrovato più smarrito che mai, affetto da un disturbo da stress post-traumatico e da paralizzanti attacchi di panico. E, soprattutto, non riusciva a trovare il vero amore.

Poi ha conosciuto Meghan. Il mondo è rimasto conquistato da quella storia da film e ha gioito per il loro matrimonio da favola. Eppure, fin dal principio, Harry e Meghan sono stati presi di mira dalla stampa e hanno dovuto subire ondate di insulti, razzismo e menzogne. Vedendo la moglie soffrire e temendo per la loro sicurezza e salute mentale, Harry si è trovato costretto a lasciare il paese per impedire che la storia, tragicamente, si ripetesse. Nei secoli, in pochi avevano osato abbandonare la famiglia reale. L’ultima era stata proprio sua madre.

Per la prima volta, il principe Harry racconta la sua storia, e lo fa con implacabile onestà. Spare. Il minore è un libro eccezionale, denso di particolari, rivelazioni e riflessioni intime, e illuminato dalla consapevolezza – conquistata a caro prezzo – che l’amore vince sempre sul dolore.

Recensione

Ci troviamo di fronte ad un libro di memorie, un romanzo apparentemente autobiografico, scritto in prima persona che, nelle oltre cinquecento pagine, ripercorre i 38 anni di vita del Principe Harry.

Partiamo dal titolo che, erroneamente, nell’edizione italiana ha un sottotitolo, “il minore”, mettendo una enorme sordina a quanto voleva comunicare l’autore. Infatti “Spare” in inglese significa “riserva, scorta”: un autentico aggettivo dispregiativo se riferito ad una persona. Principe Harry lo ha scelto perché esiste un detto, tutt’altro che elegante, in casa Windsor e, pare, sia stato pronunciato proprio da suo padre il giorno della sua nascita alla principessa Diana: “The Heir and the Spare” – l’erede e la riserva- ovvero quello che è richiesto “produrre” a chi, in linea di successione inglese, diventerà Re. Secondo Harry, suo padre si congedò dal reparto d’ostetricia il 12 settembre 1984 dall’allora moglie Diana dicendole: ” Il mio lavoro l’ho fatto: ho messo al mondo un erede e la sua riserva… ora posso tornare da Camilla“. Il profilo da toro da monta del principe Carlo, ci mancava… e ne avremmo candidamente fatto a meno. Leggendo il libro si aprono e si concludono una miriade di aneddoti e di fattarelli (rilevanti o meno) che possono piacere o non piacere, ma profilano una terribile realtà: nascere nella casa reale opprime e ti tiene in una sorta di gabbia dorata. Una prigione lussuosa dove ogni comportamento ed ogni frase detta pubblicamente deve essere misurata. Questo è un libro di “pettegolezzi e di vita”. Dubito fortemente che un trentottenne scriva di sé stesso in quel modo pesante e quasi da vecchio marinaio ottuagenario. Harry sicuramente non avrà più una corte di cicisbei e maggiordomi al seguito, avendo rinunciato ai titoli… l’avrà sicuramente sostituita con una équipe di editor e Ghostwriters.

La trama del libro la conosciamo tutti dato che siamo stati bombardati da tutto lo scibile sulla casa reale inglese: infanzia di Harry; morte di Diana; elaborazione del lutto; padre assente; nonna presente ma bigotta; rapporto difficile col fratello; guerra in Afghanistan; elaborazione del trauma post bellico; incontro clandestino con l’amore della sua vita; lancio di stracci a corte causa Megan; abbandono dei titoli; e, il gran finale (spoiler ma non troppo) la morte della nonna, ed infine liberazione di un colibrì a caso.

Consiglio questo prodotto editoriale a due categorie di persone:

  1. a chi deve fare la fila dal parrucchiere.
  2. a chi voglia osservare il processo di secolarizzazione di una delle ultime monarchie del mondo: Harry con questo libroide, ha messo in luce quanto sia inutile la corona e di come, l’ereditarietà della carica politica maggiore di una nazione, sia assolutamente improponibile in epoca contemporanea.

Che Carlo III non sia un principe machiavellico o uno statista illuminato ci eravamo arrivati da soli.

Quanto al libro di Harry penso solo che tra un centinaio di anni avrà una minima rilevanza storiografica. Questa è la prima volta nella storia che un erede al trono metta “a nudo” il Re con un libro.

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Di origine Abruzzese, ma ramingo come un nomade. Di molteplici interessi ogni sabato su Bl Magazine con la rubrica BL LIBRI.

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