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Popper, da farmaco di routine a simbolo del chemsex: cos’è, come funziona e quali sono i rischi

- 24/11/2020
popper come si usa


I Popper sono preparati stupefacenti assumibili per inalazione a base di nitrito di amile, butile, propile e derivati.

Il loro nome deriva dal fatto che inizialmente erano venduti in particolari fiale, dette “perle”, la cui rottura effettuata subito prima dell’inalazione determinava un caratteristico rumore (“pop”). Il loro aspetto è quello di un liquido giallo-chiaro o trasparente dall’odore fruttato, altamente infiammabili e con spiccata volatilità (ossia la capacità di una sostanza chimica di passare velocemente da uno stato liquido a quello gassoso), e per questo particolarmente adatta all’uso inalatorio.

L’ingestione del gas è tossica, e il contatto con la cute o le mucose è fortemente irritante. I popper sono venduti in piccole bottiglie di vetro di 10 o 30 ml.

Storia di un farmaco che ha fatto la storia della comunità gay in America

I Popper sono stati sintetizzati per la prima volta nella seconda metà dell’800, e inizialmente il loro uso è stato esclusivamente di tipo medico. Possiedono infatti la capacità di rilassare la muscolatura liscia degli organi (la muscolatura liscia è quella involontaria, cioè quella che riveste arterie, bronchi e soprattutto l’intestino e ne determina i movimenti) con particolare efficacia a livello delle coronarie (le arterie del cuore) e il sistema cardiovascolare nel suo complesso.

Oggi i popper non sono più utilizzati come farmaci di routine grazie alla sintesi di composti ad azione simile ma con un profilo di sicurezza maggiore, con l’unica eccezione data dal loro suo come antidoto in caso di intossicazione da cianuri.

Nel corso degli anni 60 e 70 negli Stati Uniti e in Canada divennero di largo uso presso la comunità gay per i loro effetti in ambito sessuale. Il loro impiego divenne talmente comune che quel periodo fu denominato “The Popper craze” e le sostanze stesse divennero simbolo di un’epoca e di un certo tipo di cultura, al punto che alcuni uomini gay arrivarono ad affermare che l’uso dei Popper fosse parte integrante della loro identità gay.

La loro vendita è legale in alcuni paesi europei come Francia e Inghilterra, in Italia possono essere trovati nei sexy shop e su internet proposti come deodoranti per ambienti. Sono spesso usati in associazione ad altre sostanze nel corso di pratiche di chemsex.

Effetto breve ma intenso

Il motivo del largo uso dei Popper in ambito sessuale e della loro diffusione per lungo tempo presso la comunità gay sta nelle caratteristiche dei loro effetti. Questi, successivamente all’inalazione, hanno una durata limitata di circa 1-2 minuti: l’effetto è breve ma intenso, ed è spesso definito come “rush”.

La capacità di rilassare la muscolatura liscia del corpo si mostra utile soprattutto perché coinvolge il muscolo sfintere anale interno e i muscoli rettali, facilitando la penetrazione, e la dilatazione a livello delle arterie cerebrali, che apporta un maggiore afflusso di sangue al cervello, determina effetti psicologi come euforia e disinibizione.

Nel complesso, chi ne fa uso riferisce di sentirsi più rilassato: le caratteristiche fisiche del partner si riducono di importanza, il rapporto diventa più impetuoso, la penetrazione più facile e nel complesso l’esperienza sessuale è più soddisfacente, questo spiega anche perché, spesso, il Popper è assunto da entrambi i partner e non solo da quello ricettivo.


Quali sono gli effetti indesiderati del Popper?

L’uso dei Popper, tuttavia, può essere gravato da effetti collaterali più o meno gravi a seconda della dose, dell’uso combinato con altre sostanze e della sensibilità individuale.

Tali effetti avversi hanno anch’essi la loro origine nell’intensa vasodilatazione che sono in grado di provocare. In particolare, l’effetto più comune è un intenso mal di testa, che può perdurare anche per ore, quindi nausea, vertigini, debolezza, sedazione e sensazione di respiro difficoltoso. Per il forte abbassamento pressorio che possono provocare, si può avere svenimento (se la persona è in piedi mentre li assume), tachicardia, palpitazioni, vampate.

I Popper determinano, inoltre, aumento della pressione interna dell’occhio che può associarsi a dolore, visione gialla e irritazione delle vie respiratorie.

Queste sostanze hanno anche mostrato una discreta tossicità a livello cutaneo e sono stati registrati casi di gravi irritazioni della pelle, reazioni allergiche e dermatiti con rossore, gonfiore e croste su viso, pene e scroto. Rari, e in genere associati ad alte dosi, episodi di cianosi (cioè mani, piedi, naso e labbra blu per interferenza con la capacità del sangue di trasportare l’ossigeno), confusione mentale, psicosi acuta e coma.

Le persone che assumono abitualmente determinati tipi di farmaci non dovrebbero assumere i Popper. A causa degli importanti effetti a livello cardiovascolare sono fortemente controindicati in caso di concomitanza di patologie cardiache e vascolari, come ad esempio l’ipertensione, o nel caso si assumano farmaci calcioantagonisti o aspirina e derivati.

Devono, inoltre, essere assolutamente evitati da chi è affetto da glaucoma (una patologia caratterizzata da un aumento persistente della pressione interna dell’occhio) perché possono rendersi responsabili di una riacutizzazione della patologia (glaucoma acuto) con conseguenze gravi.

È poi assolutamente controindicata l’associazione con i farmaci inibitori della 5-fosfodiesterasi, cioè i farmaci come Viagra, Cialis e simili che servono a mantenere e facilitare l’erezione: il motivo è dato dal fatto che questi ultimi agiscono con un meccanismo simile (e infatti ne condividono alcuni effetti collaterali), vi è quindi la possibilità di un’amplificazione con alto rischio di effetti avversi.

In tempi recenti è emersa una possibile associazione tra il nitrile isopropilico, cioè il Popper di sintesi più recente, e una forma di maculopatia della fovea, cioè una malattia della retina dell’occhio responsabile di cecità, comunque reversibile in tutto in parte in seguito all’astensione dalla sostanza. Tale correlazione, tuttavia, deve essere ancora soggetta a conferma.

L’overdose da Popper è rara, in quanto chi ne fa uso in genere tende a interromperne spontaneamente il consumo per la comparsa di capogiri, tuttavia è possibile e può essere fatale: questa si è osservata, ad esempio, nel corso di pratiche sadomasochistiche in cui uno dei due partner era stato legato e imbavagliato con un fazzoletto imbevuto della sostanza.

L’utilizzo dei Popper è inoltre maggiormente tossico nelle persone affette da favismo, le quali sono più esposte ai suoi effetti da uso eccessivo.

L’ingestione, che in genere avviene per incidente o per intenzione suicidaria, può determinare necrosi (cioè morte) di un tratto dell’intestino e può essere fatale. Il contatto diretto con la pelle e gli occhi è altamente irritante e deve essere evitato. A causa dell’alta infiammabilità non dovrebbero essere usati mentre si fuma e comunque mai in presenza di fiamme libere.

I rischi del consumo abituale

Non sono noti particolari rischi legati al consumo abituale dei Popper. Un loro uso particolarmente frequente può essere associato a irritazione grave della mucosa nasale, tuttavia il rischio principale è legato al possibile sviluppo di una dipendenza psicologica.

Il consumatore si convince di non poter avere un rapporto sessuale soddisfacente senza l’inalazione della sostanza e quindi rende il suo uso abituale con il rischio nel tempo di eccedere nelle dosi, in ogni caso l’interruzione non da crisi di astinenza.

Per lungo tempo si è ritenuto che i Popper facilitassero l’azione dell’HIV e favorissero il contagio, oggi si ritiene che non sia la sostanza in sé a farlo quanto piuttosto il fatto che chi ne fa uso può essere tendenzialmente più portato a condurre una vita sessuale promiscua, e soprattutto non troppo attenta a seguire le norme per il sesso sicuro, tale discorso vale ovviamente non solo per l’HIV ma per tutte le malattie sessualmente trasmissibili.

A cura del Dott. Domenicantonio Iannello
Medico chirurgo – Corsista in formazione specifica di Medicina generale


RIFERIMENTI

da Epidemiologia e salute pubblica

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/17002993/

https://www.psichiatriaonline.net/articolo/droga-i-popper-associati-a-maculopatia


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