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CORONAVIRUS. Diario di un redattore in FASE 2 (Giorno 22)


Occupandomi di didattica della Storia da molti anni, volevo segnalare che la strategia migliore per far comprendere agli scolari la consequenzialità degli eventi rimane un utile e saggio stratagemma: la linea del tempo.

È divertente realizzarla con gli alunni lungo tutto il perimetro della classe e, settimana dopo settimana, aggiungere eventi storici, ere geologiche, personaggi e cataclismi lungo di essa.

Questo utile strumento che favorisce l’apprendimento della Storia è stato usato per la prima volta dai docenti Russi. All’epoca regnava Caterina La Grande che diede il via alle scuole pubbliche. Correva l’anno 1764. Ad oggi gli insegnanti di tutto il mondo utilizzano la linea del tempo.

Qualcosa deve essere andato storto nella scuola elementare di Cellino San Marco in provincia di Brindisi nel 1951.

Un giovanissimo Al Bano Carrisi, probabilmente distratto dal volo delle rondini alla finestra, aveva completamente perso l’attenzione durante la lezione di Storia.

Mi piace crederlo.

Almeno riusciremmo tutti quanti a comprendere per quale motivazione il nostro Al Bano nazionale abbia affermato “L’uomo ha distrutto i dinosauri, fermerà anche il coronavirus”.

Lo ha detto sul serio scatenando l’ilarità di qualunque telespettatore.

Personalmente ho appreso la notizia dai giornali e, la mia mente bacata cresciuta a pane e Jurassic Park, non ha potuto fare a meno di immaginare il Carrisi alle prese con i Velociraptor-Romina o in combattimento a mani nude con Loredana Lecciso vestita di squame e cresta come un Dilophosauro.

Felicità,

è l’estinzione di massa della lucertola fessa!

La felicità,

è il gran Diplodoco ucciso con poco!

La felicità,

Brontosauro albino, dentro un panino! La Felicità!

Senti quest’Era che va

anche l’ultimo rettile è ucciso di già

Una cometa sarà?

Ma è stata l’umanità!!!

La smania di dover prendere la parola su qualunque argomento sta banalizzando la discussione nazionale.

Chiunque si sente in diritto di esprimere il proprio pensiero in maniera paritetica a Premi Nobel o a intellettuali che hanno speso la loro vita nella ricerca.

Quello di Al Bano non è stato un semplice scivolone. È l’ineluttabile sintomo di qualcosa di più oscuro.

Credo che la proporzione di questa gaffe sia simile a quella del tunnel tra Ginevra e L’Aquila. L’unica differenza è che Carrisi non è Ministro anche se gode di altissima popolarità.

Ammiro esterrefatto come non ci sia più limite al peggio. Un giorno pensi che si sia grattato il fondo, ma in quello seguente accade qualcosa di peggio o più stupido.

Credo che non sia arginabile questa ondata di idiozia planetaria.

Ogni anno rischia di diventare una discesa, un’involuzione, in cui , chi ha studiato resterà una piccola timida minoranza e chi, sprovvisto di qualunque mezzo per decodificare il reale, prenderà il sopravvento senza mezzi termini.

L’Idiocrazia sembra il nostro nuovo sistema politico, inteso non come govarnance, ma come sistema di equilibri umani.

Ora però voglio ridere, non voglio più lagnarmi, e ripasso il libro di storia parallela che probabilmente ha studiato anche il Carrisi.

Sono indeciso da quale capitolo cominciare:

Le Guerre Puniche con i mitici condottieri romani Giulio Andreotti e Giovanni Spadolini, oppure la conquista di Costantinopoli per mano di Pamela Prati in attesa degli alleati veneziani guidati dal condottiero Mark Caltagirone?

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Di origine Abruzzese, ma ramingo come un nomade. Di molteplici interessi ogni sabato su Bl Magazine con la rubrica BL LIBRI.

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