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8 Novembre: Giornata della Consapevolezza Intersessuale

- 11/11/2021
intersessualità


L’8 Novembre si è celebrata nell’Europa continentale e nei paesi anglosassoni, l’Intersex Solidarity Day.

Data che coincide con la nascita di Herculine Adélaïde Barbin, intersex francese alla cui nascita fu attribuito il sesso femminile per una variazione dei genitali, ma successivamente,  dopo la pubertà, fu imposto per sentenza di tribunale, di assumere sesso e nome di genere maschile.

Questo caso fu analizzato da Michel Foucault ( filosofo, sociologo, storico della filosofia, storico della scienza, accademico e saggista francese) per la questione dell’identità di genere e della sua rilevanza per l’equilibrio psichico dell’individuo.

Cosa significa intersex?

Il termine intersessuale si può utilizzare per quelle persone che hanno i caratteri sessuali primari e/o secondari non definibili come esclusivamente femminili o maschili.

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Secondo l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, “le persone intersessuali hanno un corpo che non corrisponde alla definizione tipica dei corpi maschili o femminili”.

L’intersessualità non può essere acquisita, comprende variazioni fisiche dei genitali, alle gonadi, agli ormoni, ai cromosomi e anche agli organi riproduttivi. 

Non sempre le forme di intersessualità sono visibili alla nascita, alcune si sviluppano dal periodo della pubertà.

Alcune sono forme di intersessualità invisibili non rilevanili se non attraverso dei determinati esami medici, quindi spesso alcune persone intersessuali non sanno neanche di esserlo. 

Secondo gli studi di Anne Fausto-Sterling (accademica statunitense, docente di biologia e studi di genere alla Brown University)’1,7% della popolazione mondiale è intersessuale.

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Anne Fausto-Sterling

Diverse discordie ci sono in merito alla attribuzione di sesso nei casi di intersessualità. Le associazioni di intersessuali si battono contro la procedura di sottoporre chi, appena nato,  presenti anomalie genitali a operazioni chirurgiche e cure ormonali per definire uno dei due sessi. Questo, secondo tali associazioni, lede  gli stessi in quanto privati di una scelta così importante che potrebbe incidere sulla salute fisica e mentale dell’individuo.

In diverse circostanze, si è presentata la situazione in cui attribuito uno specifico sesso, in età dello sviluppo il soggetto non si rispecchiasse in quel genere mostrando oltretutto caratteristiche sessuali secondarie e comportamentali marcatamente del sesso opposto.

Il caso di Herculine Adélaïde Barbin

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Al momento di suicidarsi lasciò un celebre memoriale, tradotto in molte lingue grazie sl quale è stato possibile risalire alla sua biografia. 

Alla nascita le fu attribuito il sesso femminile e come tale fu cresciuta e allevata. Alexina, chiamata così, veniva da una famiglia povera e riuscí ad ottenere una borsa di studio per frequentare la scuola di un convento.

Perseguì gli studi e nel 1856, all’età di diciassette anni, venne mandata a Le Château a studiare per diventare insegnante.

Il suo corpo, giunta la pubertà cominciò a cambiare, non aveva però iniziato ad avere il ciclo, il petto rimaneva piatto e si radeva il volto e le braccia. Non avendo con chi parlarne e cominciando a subire un cambiamento, essendo una devota cattolica, si confessò al vescovo di La Rochelle, J-F. Landriot. 

Confusa e insicura chiese di  essere visitata da un dottore e, nel 1860, si scoprì che pur avendo una piccola vagina, la Barbin era costituzionalmente mascolina e aveva un piccolo pene e testicoli all’interno del corpo. 

Fu definito come uno “pseudoermafroditismo maschile”.

A seguito di ciò legalmente fu determinato che la Barbin divenisse ufficialmente un uomo, cambiò il suo nome in Abel Barbin e il suo caso venne menzionato dalla stampa.

Nel febbraio del 1868, a seguito di un disagio, consideratasi punita, “diseredata” e soggetta ad una “ridicola inquisizione”, Barbin, in rue de l’École-de-Médecine, si tolse la vita con i gas della sua stufa. Le sue memorie vennero trovate accanto al letto.

(Herculine Barbin, Una strana confessione: memorie di un ermafrodito presentate da Michel Foucault, intr. Michel Foucault, trad. Brunella Schisa, Torino, Einaudi, 1979).

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