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Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio!

- 11/06/2020


La fiducia è un bene prezioso. Cresce lentamente ma si spezza con niente. Nel corso di un rapporto, amore o amicizia, si sviluppa, va ad aumentare fino a quando poi alla fine si arriva ad usare la famosa frase “ci metterei la mano sul fuoco”.

Ma non è sempre possibile. In nessun caso, in nessun rapporto, in nessuna circostanza ci si può fidare ciecamente di un’altra persona.

I fattori sono infiniti e le casistiche altrettante. Tutto è dettato dalla paura. Paura di stare male. Paura di essere feriti. Paura di essersi fidati troppo. Paura di rimanere così scottati da non volere più dar fiducia al prossimo. In fondo se non ti fidi non ti fidi. Non si riesce a smettere di pensare e di dubitare di una persona se, di base, questa non ha fatto niente per scacciare via dubbi e perplessità. Si vive male perché non si abbassa mai la guardia e, appena mostri il fianco, ecco che subito qualcuno ci infila una lama. Lama della menzogna. Lama del tradimento. E la ferita di quella lama difficilmente si rimargina. Si possono dire tante belle parole, ma i fatti parlano. Si possono promettere mille cose ma i fatti parlano. 

Io sento puzzo di bruciato a chilometri di distanza e prevedo sempre ciò che accadrà (non come una chiromante, semplicemente vedo e prevedo come potrebbero finire le cose e vanno sempre come le avevo immaginate e previste). Mi piacerebbe essere smentita, avere la dimostrazione che mi sto sbagliando, ma se ci vedo sporco, 99 delle volte su 100 è sporco, eppure ci casco ogni volta. Ci provo. Mi fido.

In amicizia, in amore, in famiglia, a lavoro, la fiducia è la base di ogni rapporto e se manca quella manca tutto. È difficile per chi, come me, non si fida delle persone. Proviamo a goderci l’attimo, le vicende ma, c’è sempre un ma, l’orecchio è sempre teso, osserviamo ogni movimento e atteggiamento che saranno fondamentali per capire. Purtroppo a volte, anzi spesso, l’intuizione non sbaglia e così ci ritroviamo a dare ragione a quel dubbio e a quell’incertezza che ci assillava. Sarebbe bello davvero trovare una persona sincera. Avere a che fare con persone che rispettano la fiducia che è stata riposta il loro e ne fanno tesoro.

Purtroppo nella società di oggi è difficile, molto, e così si vive con l’attesa che ce lo mettano in quel posto. Le persone mentono. Non sanno dire la verità. Quindi bisogna provare, riprovare e riprovare ancora ma non avremo mai la certezza che sia un buon investimento. Il dolore che causa la delusione è direttamente proporzionale alla quantità di fiducia che avevi dato a quella persona. Ma anche se di poco conto, se conosciuta da poco, se marginale sarà comunque una persona che non ha mantenuto parola, che non aveva gli stessi nostri interessi. 

Di base ci sono due  tipi di fiducia: la fiducia condizionata (quella che si basa sul comportamento altrui nei nostri confronti); la fiducia incondizionata (quella che si basa su come sono le persone). Si soffre non per come la gente ci tratta, ma per come noi ci aspettavamo si comportasse con noi.

Quindi la perdita di fiducia nel prossimo non dipende dal prossimo ma dall’importanza che noi riponiamo in esso.

La fiducia è un dono. Basta una bugia e crolla e tutti diventano bugiardi. Affidi la tua fiducia che non viene ritenuta importante e viene ignorata con una semplice bugia, un comportamento che ti fa crollare un debole castello di carte.

Ma per quanto ci si possa arrabbiare, restare male e prometterci di non fidarci più ci ricadiamo tutte le volte. Nuove occasioni, nuove persone e nuove circostanze per le quali ci viene chiesto di metterci in gioco. Allora ci si riprova, proviamo a fidarci e speriamo che sia la volta buona perché c’è sempre la volta buona, basta solo aspettare e non perdere “la fiducia”!

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Non mi descrivo mai perché non sono gentile con me stessa

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