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Le borse delle donne: il quarto mistero di Fatima

- 14/11/2019


“Pronto Raffaella?”

“Quanti fagioli ci sono nel barattolo?”

Domanda molto più semplice e di facile risposta rispetto alla domanda “cosa c’è nelle borse delle donne?

Le borse delle donne: il quarto segreto di Fatima.

Quegli oggetti che rasentano i 10 kg di peso, quelle che non puoi portare in spalla perché rischi la lussazione. Quelle cose che in macchina dovrebbero essere messe nel bagagliaio da quanto sono grandi. Belle, grandi, capienti, pesanti. Ma comode. Sì, molto comode. Perché la frase più frequente è “posso metterli nella tua borsa tanto c’è spazio”. Ed è così che poi si trasforma in un trolley.

Infatti, per me che rientro nella categoria delle borse grandi, scegliere fra il bagaglio a mano e la borsa quando volo è un casino perché hanno lo stesso peso. Facciamo ordine e elenchiamo cosa in realtà nascondono questi oggetti inanimati ma fondamentali per la nostra sopravvivenza. Un po’ come quando Mary Poppins tira fuori lumi, specchi e attaccapanni.

Al suo interno potete trovare innumerevoli oggetti, alcuni utili e altri meno, ma ciò non giustifica non averli dietro.

Chi mi conosce sa che nella borsa ho qualunque cosa, quindi confesserò il contenuto della mia.

Partiamo dalle basi: le chiavi di casa, le chiavi della macchina, il portafoglio, i fazzoletti, qualche trucco, occhiali da sole.

Poi arrivano i superflui come: carica batteria, cuffie, piccolo contenitore con qualche medicina per il mal di testa (il buon vecchio infallibile OKI che veglia su tutti noi), salviette rinfrescanti, un piccolo ombrello qualora piovesse, una bottiglia di acqua (di alluminio per il rispetto del pianeta), caramelle, gomme da masticare.

E ancora potrebbero sembrare necessari, il bello arriva con il nulla, ma che rientra nella categoria “prima o poi mi potrebbe servire”: documenti e chiavi del motorino, così dovessi prenderlo non devo salire in casa, lo sdoppiatore del cavo delle cuffie e del caricabatterie de telefono; un cappellino e una scarpina dovesse rinfrescare, altri fazzoletti per i bagni che sono sprovvisti di carta igienica (nel caso di noi bambine ahimè spesso), deodorante e articoli femminili e crema per le mani, cerotti, profumo. E poi un piccolo block notes per appunti, una piccola shopper ripiegata per fare la spesa e non prendere il sacchetto di plastica. Se ho lo smalto messo, il colore dello smalto qualora si sciupasse (odio avere lo smalto sbertucciato, fa sciatto). E ancora burro di cacao di ogni forma e colore, lucida labbra sparpagliati, monete oramai disperse e anche del vecchio conio, sconti di negozi. E poi scontrini, molti scontrini, troppi scontrini.

Ancora, elastici, mollette e una quantità di forcine che neanche una acconciatura di una sposa. Qualora la sosta fuori dovesse essere superiore a qualche ora non manca mai un libro o l’Ipad per scrivere se avessi illuminazione e macchina fotografica. Ecco, sommate tutto e vedrete che non si parla di una pochette. 

Quindi è anche difficile poter pensare al tipo di borsa. Mi piacerebbe tantissimo uscire come nei film senza assolutamente niente. Spesso non hanno neanche le chiavi di casa o almeno LA chiave di casa. Ecco, io ho un mazzo che si avvicina a quello di San Pietro.

Capisco perfettamente quando qualcuno cerca qualcosa e tu dici “prendilo è in borsa” e le persone rispondono “no no non metto le mani nella borsa di una donna” in realtà hanno paura. Non sanno dove andranno a mettere le mani. Gli uomini poi pensano che gli articoli femminili siano radioattivi, in realtà tutto preciso e ordinato. Tutto suddiviso per sacchetti e bustine che contengono con precisione il necessario. Tutte quelle cose che, se all’improvviso dovessero portarmi all’aeroporto e regalarmi un week end fuori, avrei il necessario. Peccato che non accada mai. 

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Non mi descrivo mai perché non sono gentile con me stessa

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