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Un uomo e una donna possono essere amici?

- 02/05/2019


Amicizia fra uomo e donna: può funzionare? Si parla davvero di amicizia sincera e reciproca? Io mi sono visualizzata l’amicizia fra un uomo e una donna come una terrina di crème brûlée. Sì, esattamente. Una crema coperta da un sottile strato di zucchero caramellato che con poco si può rompere.

Ecco io mi immagino esattamente questo, una amicizia zuccherosa e buona che regala tante soddisfazioni ma con sotto molto altro, basta solo non romperla o almeno romperla insieme. Tra uomo e donna c’è attrazione altrimenti non si avvicinerebbero neanche. L’attrazione non è solo fisica e sessuale ma anche mentale, di affinità, di pelle e sensazioni. Ingredienti senza i quali non potrebbe nascere un rapporto di amicizia. Si sta bene insieme, si ride, si scherza, entrambi non sono interessati a rompere lo strato di zucchero. Stanno bene lì. Ma quanto entrambi hanno deciso di non romperlo?

Siamo progettati per unirci e trovare un compagno/a della vita. Non nasciamo per diventare amici ma per accoppiarci con quella che crediamo essere l’anima gemella (o almeno quella che arriva al momento giusto presto o tardi che sia). Poi troviamo gli amici. Una amicizia con il sesso opposto. Una sorpresa. Un legame che è forte anche senza la parte sessuale. La voglia di stare con una persona per ridere, giocare e trascorrere del tempo piacevole. L’amico, quello che ti prende in giro per i tuoi difetti. Che ti fa il verso quando fai cose strane, quello con cui ridi fino alle lacrime. Quello con cui basta uno sguardo e vi siete già capiti. Il complice. Però questa figura quando arriva e senza controllo entra nella tua vita, crea sempre dei fastidi, dei pensieri. Risulta una presenza scomoda all’interno di una coppia. Spesso gli amici di sesso opposto infatti sono single, condividono le disavventure in amore, si confidano e riempiono vicendevolmente i momenti vuoti dell’altro. Hanno accesso ai più intimi pensieri. Alle tenute da casa più oscene e, in qualche caso, condividono anche i momenti del “bisogno”.

Poi crack. Qualcosa si rompe. Uno dei due si allontana. Uno dei due si innamora. Uno dei due decide che quel tipo di rapporto non deve andare avanti. Forse paura del legame che si sta instaurando? Forse paura di non saper gestire la cosa? 

L’amicizia è una forma di amore, un rapporto di fiducia, di presenza e di affetto. Gli atteggiamenti sono gli stessi di una coppia ma senza la parte sessuale. Contatto, baci, carezze, telefonate infinite e voglia e bisogno di sentirsi ripetutamente. Battute, scherzi, messaggi, condivisione di foto sul momento per ricordare una cosa detta o fatta. Tutto ci lega al nostro amico. E guai chi lo tocca. Promesse, segreti, tutto messo lì, su quella sottilissima crosta della creme brulè. Gelosia, battute sulle persone frequentate, tutto alimenta e fa crescere un rapporto che di giorno in giorno prende il cuore. Cuore che non viene interpellato mai ma che in realtà, mentre noi facciamo tutte queste cose, si lega al cuore dell’altra persona. La speranza che arrivino due rispettivi fidanzati che possano accettare questo rapporto, comprendere questo legame e includere nella vita di coppia questo terzo elemento marginale ma presente, è costante.

Difficile da accettare e capire, soprattutto perché la domanda sarà “perchè ha bisogno di un amico/a se ha me? non può fare con me le cose che fa con lui/lei?”. La risposta è “giustamente” la fine dell’amicizia. Il velo di preoccupazione ignorato magari all’inizio dal rispettivo compagno, col passare del tempo, diventa molto più pesante di quanto si potesse immaginare. Ma ci sono anche rari (rarissimi) casi in cui fortunatamente la sicurezza della coppia permette di portare avanti l’amicizia. Certo stia alle persone coinvolte non nominare l’amico troppe volte al giorno, interrompere le telefonate chilometriche che spesso venivano fatte nel tragitto da casa a casa o prima di andare a letto. Ma non sempre relazione e amicizia vanno di pari passo.

Ma quanto, allora, quella amicizia era sincera? Quante volte quel bacio pensato non è stato dato per rispetto all’amicizia che in realtà senza dirlo a nessuno si stava trasformando in qualcosa di diverso? Quanto è amicizia se la persona viene tenuta nascosta al compagno?

La complicità. L’intimità. Il conoscere le abitudini e ogni minimo dettaglio spaventano i rispettivi fidanzati e così la persona amica viene annientata, scansata, allontanata senza pensarci troppo. Ma quello che mi chiedo io è, chi si allontana, chi rinuncia così all’amico, quando vede qualcosa, sente una canzone, rivive un momento condiviso fino a qualche tempo prima, non gli torna alla mente? Non sente nostalgia di quella complicità fatta di sguardi? Di quelle frasi iniziate da uno e finite dall’altro? Non sente la voglia di scrivere o chiamare quella persona? Il nulla. Tabula rasa. Tutto finito. Finito nel cestino. Come non fosse mai esistito. Assurdo.

Non funziona così. Sul rapporto di amicizia uomo/donna cinema e musica ci hanno galoppato per anni. Per citare solo alcuni potrei dire Battisti “Una donna come amico” per la musica tralasciandone molte altre e, per il cinema, l’intoccabile e inimitabile “When Harry met Sally” (Harry ti presento Sally) oltre al “Il matrimonio del mio migliore amico”. Due mostri sacri della cinematografia che hanno con maestria affrontato in maniera diversa lo stesso rapporto. Nel primo l’amicizia si trasforma in amore, che vince in maniera prepotente e rompe quella crosta di zucchero che fa arrivare alla crema, crosta che entrambi avevano paura di rompere. Nel secondo invece, solo uno dei due prova qualcosa per l’altro e così, in modo molto realistico, divide un rapporto su due strade differenti. 

E se fosse come dice Harry a Sally nella famosa chiacchierata in macchina in cui sostiene che uomini e donne non possono essere amici perché il sesso si mette sempre in mezzo.

Sarà realmente così? Credo che non sempre sia collegato al sesso, forse soltanto noia, o magari poca voglia di difendere un rapporto così forte con altre persone. Un legame così forte spesso spaventa e per questo magari ad un certo punto finisce. Punto. In fondo succede anche fra amici dello stesso sesso, perché non dovrebbe accadere anche in amici di sesso opposto. Per me inconcepibile in entrambi i casi.

Che posto occupano gli amici nel nostro cuore? Che forse Harry con il suo cinismo abbia detto la verità? C’è sempre davvero la parte sessuale in un rapporto di amicizia fra uomo e donna? Non credo vada sempre così. E non perché io non mi ritenga appetibile sessualmente ma solo perché credo fermamente che ci possa essere amicizia fra uomo e donna, è difficile ma ci può essere.

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Non mi descrivo mai perché non sono gentile con me stessa

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