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Aline – La voce dell’amore di Celine Dion

- 11/02/2022
copertina


Il 20 gennaio 2022 è uscito al cinema il film Aline – La voce dell’Amore, film liberamente ispirato alla vita di Celine Dion. Per quanto questa presentazione possa sembrare fuorviante, questo film racconta effettivamente la vita della nota cantante canadese, dalla nascita al suo (più o meno) presente.

Tra licenze cinematografiche e canzoni immortali, scoprite con noi la storia dietro una delle leggende della musica!

P.S. ci saranno potenziali “spoiler” sulla pellicola, anche se essendo un film biografico, tutti i fatti sono già noti (la nostra ultima recensione è qua)

La voce dell’amore

Aline Dieu (sì, ho scritto bene), nasce alla fine degli anni ’60, ultima di 14 fratelli, fin da piccola canta insieme alla famiglia di musicisti, esprimendo una passione e una voce fuori dal comune. A soli 12 anni, grazie all’invio di una cassetta, viene scoperta dal produttore musicale Guy-Claude, e da lì partiranno sia la sua carriera musicale (toccando traguardi nazionali e internazionali) che la sua vita amorosa, innamorandosi e poi sposandosi proprio con Guy-Claude.

Dopo il matrimonio, i successi, la malattia, l’oscar e la maternità, il film terminerà più o meno in concomitanza con la morte dello stesso Guy-Claude, e il concerto a lui dedicato.

Il film presenta nella sua visione una serie di scelte registiche e di produzione molto interessanti. Alcune azzeccate e altre discutibili, che analizzerò con voi in tre punti specifici

Aline Dieu e Guy-Claude

Aline Dieu o Celine Dion?

Partiamo dal dettaglio più evidente, il titolo: Perchè Aline e non Celine?
In generale, tutti i nomi all’interno del film sono stati modificati, senza far riferimento alle controparti reali. Per cui perché fare un film su Celine Dion, senza poter dire che è un film su Celine Dion?

La ragione ufficiale sembra l’essere un film che si ispira alla vita di Celine Dion, per cui ispirandosi e non basandosi sulla vita della cantante, si incorre in certi limiti di produzione.
Probabilmente il film, di stampo franco-canadese, non è riuscito a ottenere determinati permessi per i nomi, e quindi ha puntato a ottenere i permessi per alcune delle canzoni più celebri di Celine Dion

Una colonna sonora varia, ma ripetitiva

Legandoci alla questione dei nomi, parliamo della colonna sonora del film. Non mancano brani originali di Celine Dion (sia francesi che alcuni più famosi in inglese), sia canzoni come Love Me Tender di Elvis Presley.

Una scelta un po’ particolare quella di usare brani della cantante originale e brani di altri cantanti. Questo porta, a mio parere, a una disarmonia uditiva, poiché la voce che si sente non è sempre quella di Aline (tra l’altro, le performance vocali sono state eseguite dalla cantante Victoria Sio).
Inoltre, delle canzoni legate al personaggio di Aline, ne abbiamo molte in francese, ma poche in inglese, e quasi sempre ricantate. Infatti ascolteremo almeno tre volte spezzoni di I’m Alive o All by myself, brani molto famosi sì, ma così facendo porta lo spettatore ad avere un senso di ripetitività della colonna sonora.
Personalmente avrei evitato di inserire canzoni di altri cantanti, cercando di creare un’omogeneità completa, e di ottenere (perché alla fine penso sia questa la ragione) più permessi per altre canzoni di Celine Dion conosciute a livello internazionale.

Comunque sia, le performance di Victoria Sio sono molto valide, e non temete, ci sarà anche My Heart Will Go On!

La famosa esibizione agli Oscar

Il tributo di Valérie Lemercier


Valérie Lemercier interpreta Aline/Celine dall’infanzia fino al suo relativo presente. Essendo anche regista e co-sceneggiatrice del film, ha senz’altro dato una sua grande impronta al film, dando le sfumature che più desiderava.

La sua presenza in scena è stata modificata in CGI e, per quanto in alcuni momenti Aline sembri avere una paralisi facciale, in generale il lavoro è stato fatto bene.

Un altro elemento molto delicato è stato la storia d’amore in sé, tra Aline e Guy-CLaude. Poiché anche Celine Dion sposò nella vita reale il suo produttore (di nome René Angélil), e poichè tra i due c’erano 26 anni di differenza, il rischio di rendere il loro rapporto creepy era dietro l’angolo. Valérie Mercier, invece, ha voluto valorizzare la loro storia, farne un tributo e non una critica, come spesso altre persone hanno dichiarato.
Per quanto la differenza d’età dei due sia presente e si veda un bel po’, non si hanno vibrazioni negative, proprio perché è stato valorizzato il grande sentimento che intercorreva tra i due, il sostengo, il rispetto e quella scintilla che raramente si nota tra due persone.

Valérie Lemercier riadattata in CGI

In conclusione

Il film si presenta come godibile, coinvolgente e commovente. Al di là dei suoi difetti di permessi e tecnici, può senz’altro piacere e soddisfare i fan della cantante, e gli amanti dei musical in generale.

Un esempio? La scena finale, il tributo che Aline canta a suo marito (con dei parallelismi alla scena finale di A Star is Born), al suo pubblico, a tutto ciò che ama e che condivide. Proprio come fa sempre Celine Dion.

Guardami negli occhi e dimmi che non mi ami!

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Sono Alberto Orsotorta. Nato in piemonte e col cuore pellegrino, ho sempre amato le parole e le torte, ma su questi schermi posso dedicarmi solo a una di queste cose! Tra un articolo e l'altro… gradite qualcosa da mangiare? #waiterlife #blmagazine #orsotorta #parole Un modo per esprimere la mia fantasia e ritrovarmi con chi amo.

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