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I CANESTRELLI, quando un biscotto tira l’altro

- 27/04/2018


Dopo la prima ricetta di BL Food dedicata al calzone di cipolle pugliese avete tirato fuori le vostre migliori armi culinarie… e ci avete inviato qualche ricetta a voi cara. Che dire? Continuate!

Il nostro indirizzo è redazionebearslicious@gmail.com . Mi raccomando… non ricette avare di particolari che si risolvono in una descrizione asettica di ingredienti e procedimenti. Spiegateci che rapporto avete con la ricetta in questione, quali ricordi vi evoca e perché vi piace così tanto! Le più belle saranno pubblicate su BL Food.

Oggi ci occupiamo di dolci, in particolare di biscotti. I canestrelli! Il nostro lettore Massimo Landoni ci ha inviato la sua ricetta e l’ha raccontata a modo suo. Scopriamola insieme!

Cosa sono i canestrelli?

I canestrelli sono dei biscotti frollosi friabili e gustosi, tipici dell’Italia settentrionale e in particolare della Liguria. Si chiamano “canestrelli” probabilmente perché venivano fatti raffreddare nei “canestri”, ovvero ceste di vimini, che per la loro particolare conformazione permettevano la circolazione di aria fredda sia dal basso che dall’alto, permettendo al biscotto di non ammollarsi dall’umidità.

Quali ingredienti ci vogliono?

I seguenti ingredienti valgono per circa 50 canestrelli

  • 150 g di farina 00
  • 100 g di fecola di patate
  • 100 g di burro
  • 75 g di zucchero a velo più quello per spolverare i biscotti
  • 3 uova
  • 1 bustina di vanillina
  • 1 spruzzata di succo di limone

Ok. Ho tutti gli ingredienti. Come comincio?

Step 1: per prima cosa bisogna far rassodare le uova (8 minuti in acqua bollente) e farle successivamente raffreddare.

Step 2: Setacciate la farina insieme alla fecola e lo zucchero a velo in una ciotola, aggiungete la vanillina e alla fine il succo di limone.

Step 3: Passate in un colino i tre tuorli delle uova rassodate, e per ultimo il burro freddo (mi raccomando, freddo!) tagliato a piccoli pezzi.

Step 4: A questo punto…olio di gomito e si impasta! Dovete impastare il tutto per formare una pasta frolla.

ATTENZIONE: NON si può usare un’impastatrice perché è necessario il calore delle mani per far sciogliere il burro quel tanto che basta per amalgamare tutto. Sporcatevi le mani, sentitene il gusto dolciastro e l’odore burroso. È bello sporcarsi le mani di cose buone. Non fate i brillanti della situazione e riponete le vostre costosissime planetarie sulla mensola.

Una volta formato l’impasto (ATTENZIONE: ci vorranno circa 10 minuti, appena l’impasto si è formato basta così perché se poi il burro si scioglie troppo la frolla si sfascia!), formate un panetto da avvolgere nella pellicola e lasciare in frigo per circa un’ora.

Step 5: Stendete l’impasto col mattarello fino a quando è alto circa 1 cm.

Step 6: Tagliate i biscotti con uno stampo a forma di fiore (li trovate un po’ ovunque) e cuoceteli a 160 gradi, forno ventilato, per 10/12 minuti: non devono scurirsi ma restare chiari!

Appena sono freddi cospargeteli con lo zucchero a velo.

Step 7: mangiate e sentitevi in paradiso.

I canestrelli di Massimo

Che tipo di biscotti sono i canestrelli?

Come tutte le cose buone, hanno un utilizzo parecchio versatile. Sono biscotti da té come da latte, e perché non da cioccolata calda? (Ok non è più stagione ma pensiamoci per il prossimo inverno). All’impasto possono essere aggiunti aromi a piacere. Nocciole, pistacchi, cacao che so…

Massimo, perché hai scelto proprio i canestrelli?

Perché a me ricordano delle gran mangiate (tipo i 50 che ho fatto ieri e che sono finiti…sempre ieri!!) ma anche la festa di Natale che facciamo per gli anziani delle case di riposo di Legnano: i dolci non sono comprati ma fatti da noi volontari della Croce Rossa e questi biscotti non mancano mai. Successo garantito!
E mi ricordano anche…un’intera infornata buttata via perchè mi sono dimenticato di averli messi a cuocere e li ho inceneriti!! 🙁

La foto pubblicata non è dell’infornata di ieri perché li ho fatti con lo stampo per biscotti a forma di fiore… questi in mancanza di stampo li ho tagliati con il filtro della moca!

Ah, un consiglio: non bisogna usare questo impasto per fare delle torte perchè non reggerebbe la farcitura, si polverizza tra le mani hehehe!!

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Sono nato in Puglia, terra di ulivi e mare, e oggi mi divido tra la città Eterna e la città Unica che mi ha visto nascere. La scrittura per me è disciplina, bellezza e cultura, per questo nella vita revisiono testi e mi occupo di editing. Su BL Magazine coordino la linea editoriale e mi occupo di raccontare i diritti umani e i diritti lgbt+ nel mondo... e mi distraggo scrivendo di cultura e spettacolo!

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