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SE MI CERCHI TI TROVI di Gio Evan (Fabbri Editori) | Recensione


Questa settimana, molto titubanti, vi recensiamo la proposta editoriale di FABBRI EDITORI: Se mi cerchi ti trovi il cui autore è il cantautore tuttofare Gio Evan.

LA SINOSSI

«Il mandala, come la poesia, è un momento tuo. È saper stare con se stessi, non tutti arrivano a completarlo, alcuni si fermano prima. Io ti auguro di non fermarti mai, di continuarti sempre. E quando sarà finito questo piccolo strumento di meditazione, ti auguro di andare a colorare altrove, fuori dai bordi della vita.»

LA RECENSIONE

Questo prodotto editoriale [mi vergognerei troppo a definirlo libro ndr] nasce con l’intento di accostare a rime sparse, che strizzano l’occhio ad haiku scostumati e caotici, delle posticce rappresentazioni di mandala indiani che includono anche All Star Converse, manine e musicassette. Partiamo dal titolo altisonante e assolutamente umile come le dichiarazioni di Enrico VIII dopo aver fatto decapitare Anna Bolena: Se mi cerchi ti trovi…. Cercando l’autore dovrei trovare me stesso? E chi sei? Neanche Mago Zurlì osò affermare tanto ai bambini degli anni sessanta nelle prime dirette tv dello Zecchino d’Oro? Fosse stata poi un’opera articolata, riflettuta, ponderata e pregna di voluminose considerazioni, avrei perdonato all’autore quest’eccesso di aura sciamanica del titolo. Aprendo questo parallelepipedo munito di pagine incollate solo da un lato, ci sono ben 3 pagine di disamina confusa sui monaci orientali ed un brevissimo “irregolamento” dove lo stesso autore ci invita ad andare a colorare altrove, strappandoci dalla bocca quella voglia irrefrenabile di mandarlo a colorare fuori dai bordi in quella mitica località turistica tanto decantata in una canzone di Alberto Sordi.

Questo prodotto acquistabile in libreria entra nel vivo a pagina 4 con il primo “mandala poetico” e così via fino all’ultima pagina. Attenzione è stato scientemente stampato solo su pagine pari per poter favorire la coloritura con pennarelli o colori a dito. La qualità della stampa è addirittura un po’ sgranata…. questa attività di coloritura è altamente consigliata dalle educatrici dell’Asilo Mariuccia! Entrando nel merito della parte scritta, appaiono pensieri alla rinfusa al centro dei famosi mandala: una macedonia tra il Mr Ovvio e l’aforisma del vecchio bacucco da bar, che parla sputando sentenze sulla vita, utilizzando come citazioni i baci perugina, ma non i famosi cartigli romantici, bensì la composizione degli ingredienti del celebre cioccolatino. Emulsionanti inclusi.

E pensare che Gio Evan, con la sua “Arnica” a Sanremo mi aveva quasi convinto nonostante l’interpretazione degna di Pingu…. (Chi di voi ha capito cosa reamente diceva quando cantava “Piripù piripippuppù”?)… Ma con questo coso pieno di pagine da colorare ha affossato totalmente la mia stima intellettuale già marcatamente sbiadita.

Sicuramente la popolarità come aedo della ex fidanzata dell’uomo con la ruspa della politica italiana ha fatto balzare il sedicente poeta nei trend dei social. Ma questo non basta per avere la dignità di pubblicazione. La raccolta di pseudomandala sarebbe stata consona se stampata su quelle riviste da edicola estiva, non da libro in libreria.

Gio Evan poteva spiccare il volo… quello dell’aquila, quello del falco, quello dell’allocco… avrebbe potuto anche spiccare il volo del dodo… ma aimè ha scelto il Volo sbagliato: Fabio!

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Di origine Abruzzese, ma ramingo come un nomade. Di molteplici interessi ogni sabato su Bl Magazine con la rubrica BL LIBRI.

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