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TU NON CONOSCI LA VERGOGNA di Drusilla Foer (Mondadori) | Recensione


Incredibile ma vero, ad inaugurare il nuovo anno di BL LIBRI avevamo programmato di recensire l’esordio letterario di Drusilla Foer. Alla luce delle ultime novità sanremesi, mi ritrovo qui a riscrivere l’incipit di questa recensione poiché mai avremmo immaginato che questo personaggio si ritrovasse a co-condurre con Amadeus il 72° Festival della canzone Italiana. Drusilla Foer è stata uno dei primi personaggi che, chi scrive questo pezzo, ha intervistato agli esordi di questa testata. Abbiamo avuto l’onore di partecipare alla presentazione del suo libro durante lo scorso Salone Internazionale del Libro di Torino svoltosi nell’ottobre del 2021.

SINOSSI

«Da grande vorrei essere come lei, elegan- zissima.» Una piccola ammiratrice mi lusingò con queste parole inventando, a sua insaputa, il titolo del mio primo recital teatrale. E dandomi il motivo per scrivere questo libro: onorare ciò che è indelebile nella mia vita con tutta la tenerezza che ho per me stessa, sperando di intrattenere e, perché no, di ispirare la mia giovanissima fan.

Tu non conosci la vergogna racconta i luoghi, gli incontri, i sentimenti. Appunti di memoria sparpagliati e disordinati.

Ci troverete un’insospettabile nonna spregiudicata, le notti di fuoco a New York, un amante affettatore di prosciutti, una prozia sonnambula e libertina, una tigre per amica, il teatro, la musica e l’amore.

Una vita randagia, emozionata e combattuta. Una vita non male. Una caccia al tesoro a cui ho giocato con tutto il coraggio che mi è stato possibile.

Ve la restituisco senza vergogna, con l’intenzione di divertire o di ispirare, contando su un tenero perdono per la tonalità presuntuosa di questa speranza, tipica di un’anziana signora forse un po’ vanesia.

Drusilla Foer e Oscar Innaurato durante il SaLTO 2021

RECENSIONE

Questo libro potrebbe sembrare una comune autobiografia di un’anziana soubrette a fine carriera: una digressione meticolosa di fattarelli privati donati al grande pubblico main stream. Invece si tratta a tutti gli effetti di una narrazione totalmente pirandelliana dove il personaggio irrompe totalmente e senza mezzi termini nella vita reale del suo autore-attore che le dà vita. Drusialla Foer non è mai stata registrata all’anagrafe di alcun comune. Drusilla Foer, un po’ come Atena, è nata dalla mente del suo personalissimo Zeus:, Gianluca Gori.

Alla luce di tutto questo, l’opera scritta, appare molto più complessa di quella che è. Una catarsi continua dove personaggio, autore e demiurgo si fondono e danno vita, in maniera assolutamente convincente, all’esistenza mai vissuta di un personaggio che ha cavalcato la storia contemporanea. Il libro è assolutamente godibile. L’italiano utilizzato è semplicemente perfetto, asciutto e con una proprietà di linguaggio tipica di chi un tempo studiava meticolosamente per evitare i ceci sotto le ginocchia. Ogni capitolo potrebbe essere a sé stante. Nitide fotografie o sequenze teatrali degne dei più emozionanti monologhi da palco. Le descrizioni minuziosissime degli stati emotivi trasportano il lettore nell’immaginario complicatissimo di Drusilla Foer e di Gianluca Gori. A pensarci bene, leggere questo libro, sapendo tutto della genesi reale di Drusilla, è un po’ come osservare il mondo da una dimensione astrale alla Dottor Strange di marveliana memoria.

Un libro incredibile: leggetelo!

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Di origine Abruzzese, ma ramingo come un nomade. Di molteplici interessi ogni sabato su Bl Magazine con la rubrica BL LIBRI.

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