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CORONAVIRUS. Diario di un redattore in quarantena -Giorno 65 –


Sessantacinquestimo giorno di quarantena.

Liberiamo Andromeda!

La bufera sull’interpretazione dell’ennesimo Decreto del Governo impazza come la secolare disquisizione esegetica sul vangelo di Giovanni.

Vescovi, concubini, congiunti, papi, il pupazzo Uan, la Iena Urlatrice e la Cavalleria Rusticana stanno imbastendo personalissime campagne di protesta contro il Premier Conte e la Banda dei Maschi Tecnoscientifici.

Beh dato che tutti si stanno prendendo la briga di rivendicare l’esercizio costituzionale di quello o quell’altro diritto inviolabile, anche io, da redattore di BL Magazine e ideatore della rubrica “Desdemona”, voglio prendermi la briga di rivendicare l’assenza nel decreto molto più importante di qualunque messa, più necessaria di qualunque scambio di liquidi fisiologici dei congiunti.

Salviamo i cittadini e le cittadine che subiscono violenza domestica.

Chi in questo momento sta vivendo una condizione di segregazione casalinga fatta di qualunque forna di violenza DEVE avere immediato diritto di disarcionarsi dalle proprie catene domestiche e deve avere la tutela costituzionale di essere protetta.

Non dobbiamo dimenticare che se per molti la pandemia ha portato un rapporto più intimo con la vita casalinga, questa stessa esigenza per molte persone è causa di prigionia sanitaria.

Insomma, a casa con gli aguzzini congiunti….

Farlo “per decreto” permetterebbe di bypassare anche quella frangia tossica parlamentare che per qualche motivo “intergalattico” non sente la necessità di proteggere queste persone.

I dati dei centri antiviolenza hanno dimostrato che l’emergenza coronavirus ha portato alla luce questa grave piaga sociale.

Mi riferisco alle donne soggiogate da mariti e conviventi che abusano di loro e del loro amore patologico.

Mi riferisco agli uomini vittime di violenze psicofisiche perpetrate dagli amori malati delle compagne.

Mi riferisco a tutte quelle persone lesbiche, omosessuali e bisessuali che non sono accettate dalla Santa Romana Famiglia e in questi giorni di quarantena soffocano nelle dinamiche stereotipate delle famiglie Mulino Bianco.

Mi riferisco alle persone Transessuali, la minoranza nella minoranza, che in questo momento stanno affrontando la doppia violenza causata dalla stessa Famiglia Mulino Bianco negazionista dell’esistenza delle “anime farfalla”.

Proporrei al Governo e alle Istituzioni tutte una Task Force antiviolenza. Un’azione epocale per la tutela di chi subisce violenza domestica.

Dal quattro maggio tutte le persone che sono oppresse e schiacciate dalle loro criminali famiglie hanno il dovere di uscire, andare a denunciare e di trovere ospitalità statale!

Si può fare!

Si potrebbe coinvolgere anche l’associazione albergatori e creare un plotone di psicologi, assistenti sociali e avvocati. Una rete di salvataggio per eradicare questo problema culturale.

Chissà se mai qualcuno raccoglierà questa proposta per la fase due.

Nel frattempo mi subisco volontariamente le onde radio di Radio Maria. Si parla di acquasantiere all’amuchina e somministrazione in sicurezza dell’eucarestia….

Ognuno ha la sua croce ai tempi del coronavirus….

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Di origine Abruzzese, ma ramingo come un nomade. Di molteplici interessi ogni sabato su Bl Magazine con la rubrica BL LIBRI.

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