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Cosa pensa davvero la Ministra Elena Bonetti sulle adozioni gay?

- 20/01/2020
elena bonetti


Era il 24 ottobre quando la Ministra della Famiglia e delle Pari Opportunità Elena Bonetti (Italia Viva) in diretta durante la trasmissione Agorà di Raitre, esordiva così sul tema “famiglie arcobaleno“.

Le famiglie arcobaleno esistono perché ci sono nel nostro Paese. Io sto esercitando questo mio servizio come Ministra al servizio di tutte le donne e gli uomini e, ancor di più, al servizio di tutti i bambini e i giovani del nostro Paese“. Aggiungendo che: “Ad ogni bambino che c’è, che vive, che è un nostro cittadino, che fa parte della nostra comunità, va tutto il nostro sostegno“. 

Parole senza dubbio confortanti, che la comunità lgbt+ aveva interpretato come una storica apertura alle adozioni per le coppie omogenitoriali, e in netta contrapposizione rispetto alle dichiarazioni dell’ex ministro leghista Lorenzo Fontana il quale nel giugno 2018, a inizio mandato, aveva chiuso nettamente a ogni possibilità di affrontare la questione affermando con sicurezza che “le famiglie arcobaleno non esistono“.

La Bonetti ha poi aggiunto, pur con estrema cautela e misura, il suo delicato approccio alla questione: “È un argomento che, se vorrà essere affrontato, andrà fatto con estrema attenzione per tutte le sensibilità. Io auspico che questi dibattiti, che riguardano la vita dei bambini in primo luogo, vengano fatti con attenzione nei confronti di tutte le implicazioni. Come ministro non sono pregiudizialmente contro a nulla che possa garantire il bene delle persone e il bene dei giovani. – ha continuato – Ho un’idea mia personale sulle adozioni per gli omosessuali, che si confronterà in Parlamento“.

In conclusione, la Bonetti aveva poi aggiunto che “se c’è un bimbo, a quel bimbo va garantito il diritto alla cura, all’accoglimento, e in quel caso c’è una responsabilità genitoriale che va esercitata“, con un chiaro riferimento allo stop richiesto da Fontana al riconoscimento dei bambini concepiti all’estero con la gpa, pratica vietata in Italia sia per eterosessuali che per omosessuali.

bonetti adozioni gay
La Ministra Elena Bonetti ad Agorà

“Deciderà il Parlamento”

Dopo Agorà, è giunta una seconda dichiarazione il 29 ottobre, in un’intervista sulle pagine del quotidiano La Repubblica dove la Ministra Bonetti, pungolata sulle adozioni gay, specificava: “Non sta a me dire sì o no alle adozioni gay, sarà il parlamento a decidere. Quando parliamo di adozioni al primo posto devono esserci i diritti dei bambini a cui si devono il sostegno, amore e la cura di una famiglia e non scontri ideologici“.

La Bonetti a Rimini: “Adozioni gay non in programma

L’ultima precisazione della Ministra Bonetti sulle adozioni – peraltro in linea con le precedenti dichiarazioni – è giunta due giorni fa durante un incontro pubblico a Rimini.

Come ministro per la Famiglia accoglierò eventuali percorsi che il Parlamento decide di mettere in campo. Oggi questi percorsi non sono in pista. Sono argomenti che vanno a toccare la definizione di umanità della nostra società e se il Parlamento deciderà di affrontarli, mi auguro che venga fatto lontano da qualsiasi forma ideologica. In questo momento il nostro Paese ha bisogno di riconciliarsi certamente riguardo ad alcune posizioni polarizzanti.

La Bonetti ha infine annunciato il suo supporto, come Ministra, al percorso parlamentare della legge contro l’omofobia, attualmente in discussione nelle Commissioni Pari Opportunità della Camera dei Deputati: la maggioranza l’ha messa in campo, come ministro per le Pari opportunità e la Famiglia sarò accanto al percorso parlamentare per questa battaglia di civiltà necessaria.

fonte: Il Messaggero, Gaypost, Open
Foto copertina: ANSA/ALESSANDRO DI MEO

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Sono nato in Puglia, terra di ulivi e mare, e oggi mi divido tra la città Eterna e la città Unica che mi ha visto nascere. La scrittura per me è disciplina, bellezza e cultura, per questo nella vita revisiono testi e mi occupo di editing. Su BL Magazine coordino la linea editoriale e mi occupo di raccontare i diritti umani e i diritti lgbt+ nel mondo... e mi distraggo scrivendo di cultura e spettacolo!

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