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Il primo TdOR in Brianza. Intervista a ALEX MARIANI di BOA- Brianza Oltre l’Arcobaleno.


Oggi si commemora il TdOR in tutto il mondo.

Abbiamo deciso di intervistare Alex Mariani, coordinatore dell’associazione BOA Brianza Oltre l’Arcobaleno, che quest’anno ha organizzato il primo Tdor nel suo territorio.

Alex: presentati ai nostri lettori!

Ciao sono Alex ho 45 anni vivo nella verde Brianza e sono una persona transessuale. Ho iniziato il mio percorso al Niguarda cinque anni fa. Quest’anno ho avuto il cambio documenti: vivo la mia transessualità con molta naturalezza,ne parlo tranquillamente perché penso che la gente debba conoscere anche il mio mondo che alla fine non è molto diverso dal mondo definito cisgender, dunque una vita assolutamente normale.

Ad oggi, 2019, quanto credi si sia fatto e ci sia ancora da fare per la comunità T?

Fino ad adesso è stato fatto molto perché finalmente siamo liberi di poter essere noi stessi senza l’obbligo di interventi chirurgici sul proprio corpo (prima eri obbligato a “non avere più l’apparato riproduttivo” per poter avere il cambio anagrafico.
Ma da fare c’è ancora tantissimo, innanzitutto l’autodeterminazione,cioè la facoltà di essere chi si vuole senza dover passare per forza dai tribunali. La conoscenza in ambito medico del mondo transessuale (una delle cose che vorrei è avere nella mia tessera sanitaria la possibilità di scrivere che io sono una persona transessuale,perché se mi succedesse qualcosa ed io non fossi in grado di spiegare la mia condizione, potrebbero non sapere che, per esempio, gli esami del sangue non hanno valori come un uomo cisgender).
La non conoscenza è sicuramente una piaga molto grande,vorrei si potesse parlare nelle scuole nelle aziende e spiegare cos’è essere una persona transessuale,fare sentire il proprio dolore ma anche la propria forza, a mio avviso, è fondamentale.

Negli ultimi anni, per le persone in transizione, sta diventando difficilissimo reperire farmaci ormonali. Ci spieghi esattamente cosa sta accadendo?

La situazione farmaci è purtroppo drastica sia per gli FtM [da Donna a Uomo, ndr] che per le MtF [da Uomo a Donna, ndr]

Per i primi il testoviron , il farmaco che permette di assumere testosterone, è completamente uscito di produzione e non si hanno notizie del suo ritorno, ora c’è il sustanon, che è sempre un testosterone, definito “vecchio” costo €10 e solitamente si somministra una volta al mese; c’è il nebid, il nuovo testosterone, che si fa una volta ogni tre mesi con un prezzo di €175; oppure il gel che ha un costo mensile più o meno di € 55. Quest’ultimo,per quanto riguarda la Lombardia, può essere passato gratuitamente attraverso un piano terapeutico. Purtroppo sotto questo aspetto vige enorme differenza tra regione e regione: ci sono regioni che passano addirittura il nebid gratuitamente. Una disparità terapeutica che fa riflettere sul Diritto di accedere alle cure in maniera omogenea sul territorio Nazionale.
Per quanto riguarda le MtF esiste un farmaco somministrabile giornalmente: proginova. È un farmaco fondamentale data la massiccia posologia. Il proginova è passato in fascia C: dunque da €3.00 a €10.00. L’impatto economico anche per loro è altissimo.

Alex tu sei Coordinatore della prima associazione LGBTQIA+ di Monza e Brianza. Le vostre prime attività si stanno concentrando proprio a supporto delle persone T con il corso per volontari degli sportelli….

Si diciamo che tutto è nato da un gruppo di persone che poi sono diventate amiche, che si sono conosciute per organizzare il primo Pride in Brianza per poi arrivare al volere un associazione LGBT+ sul territorio. Io per primo ne ho sentito l’esigenza. All’inizio del mio percorso da persona T se non avessi trovato lo sportello Ala a Milano, un punto di sicurezza, supporto e tranquillità, dove ho trovato persone pronte ad ascoltarmi senza giudicarmi, dove sarei adesso?… purtroppo proprio questo sportello, unico nel suo genere in Lombardia, è stato chiuso per mancanza di fondi. In virtù di questa mancanza è nata ancora di più l’esigenza di un associazione che si occupasse di aprire sportelli di accoglienza per supportare tutte le persone T ed anche le altre della comunità LGB+.
Ma per fare questo c’è bisogno di formazione,infatti sabato scorso abbiamo avuto il primo di una lunga serie,di corsi ed incontri realizzati in partnership con l’associazione Libellula di Roma proprio sulla gestione di sportelli per persone trans. Seguiranno anche corsi con Agedo Milano e spero con tante altre associazioni,perché c’è bisogno di un network di aiuto ma soprattutto, appunto, di informazione e formazione.

… E poi avete organizzato il Primissimo Tdor in Brianza, dicci di piú…

Il 20 novembre con Brianza oltre l’Arcobaleno abbiamo organizzato una cerimonia di commemorazione per tutte le vittime T nel mondo. Solo nel 2019 si contano 330 vittime transessuali. Per noi è un giorno di lutto,perché non è tollerabile essere ucciso perché si vuole essere chi si sente di essere. Il Comune di Desio ci ospiterà e patrocinerà il Tdor: è fondamentale che le istituzioni contribuiscano attivamente. Tra gli ospiti abbiamo invitato una ragazza transessuale che spiegherà cosa vuol dire essere transessuali oggi, gli iter psicologi e Legali. Poi prederò parola anche io partendo dalla mia esperienza, e Diego un altro ragazzo Trans, socio di “Boa Brianza oltre l’Arcobaleno”, che illustrerà l’importanza del commemorare il Tdor. Infine accenderemo delle candele formando il simbolo dei T e leggeremo i nomi delle vittime.

Cosa ti aspetti avvenga per le persone T in Italia ?

A me piacerebbe poter togliere la lettera T da ogni sigla: questo vorrebbe dire la piena libertà di ogni individuo di essere libero di essere chi vuole.

Un’altra cosa che sogno ardentemente è quella di non dover mettere la propria vita nelle mani di un giudice che scelga se renderti finalmente libero di essere te stesso,oppure di gettarti nel tuo incubo peggiore rigettando le tue richieste. Chiedo che i farmaci che noi prendiamo siano passati dal SSN perché sono per noi dei salvavita.

Chiedo di poter entrare nelle scuole per fare capire anche ai ragazzi e le ragazze che non si deve avere paura se non ci si sente a proprio agio con il proprio corpo..perché trans si nasce e non si diventa!
Infine vorrei parlare delle pochissime strutture del SSN che ci sono in Italia e dunque dei tempi biblici che si hanno: prima per le sedute psicologiche (che io trovo fondamentali) e poi per le eventuali operazioni che si vorranno fare sul proprio corpo. Pensate che a Milano esiste solamente l’ospedale Niguarda per il percorso psicologico ed endocrinologico e addirittura il nulla per le operazioni di mastectomia e le altre operazioni chirurgiche. si capisce che abbiamo ancora tanta e troppa strada da fare, ma sono sicuro che passo dopo passo si riuscirà ad arrivare al mio mondo ideale, perché io non smetterò mai di combattere e sognare.

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Di origine Abruzzese, ma ramingo come un nomade. Di molteplici interessi ogni sabato su Bl Magazine con la rubrica BL LIBRI.

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