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Le donne del nord del Messico non saranno più incarcerate per abortire.

- 12/09/2021


Decisione storica quella di Martedì 7 Settembre 2021, per quanto riguarda il Messico, nello specifico lo stato di Coahuila, uno degli stati nel nord del Paese in cui l’aborto era stato negato anche in caso di stupro.

La Corte Suprema di Giustizia annulla infatti la detenzione per l’interruzione volontaria di gravidanza, che era ancora valida in alcuni stati del paese, una vera e propria giornata chiave per il diritto di decidere delle donne, in cui tutti i ministri nella sessione plenaria hanno votato all’unanimità.

Questo significa che le donne potranno finalmente decidere sul proprio corpo e sulla propria maternità, una grandissima battaglia portata avanti ancora in tutto il mondo dai collettivi femministi e non solo, che ha quindi portato alla depenalizzazione dell’aborto. Le donne non saranno più perseguite penalmente o portate in carcere.

D’ora in poi non sarà possibile perseguire alcuna donna che abbia abortito nei casi considerati da questa corte (…) comincia una nuova via di libertà, chiarezza, dignità e rispetto. È un grande passo nella storica lotta per l’uguaglianza e l’esercizio dei loro diritti,

ha affermato il presidente della SCJN Arturo Zaldívar precisando che non ci sarà mai più una donna in carcere per aver esercitato i propri diritti.

Lo stato specifico in cui è stato depenalizzato l’aborto, dopo due giorni di discussione dei ministri della Corte, è la Coahuila, nel nord, la cui linea sull’IVG era molto restrittiva poiché il primo aborto era punito con la reclusione da uno a tre anni. In alcuni stati del Messico gli anni di carcere arrivano anche a 30.

Sebbene la sentenza obblighi a modificare il proprio codice penale solo a Coahuila, questa decisione costituisce un potente precedente giudiziario per la sua applicazione negli altri stati messicani (32 in totale). I collettivi femministi potranno dunque sfruttare a loro vantaggio per combattere la criminalizzazione dell’aborto in altri codici penali statali attraverso i tribunali.

Ben diversa la sorte delle donne nel paese con cui confina Coahuila, il Texas, dove l’aborto è appena diventato totalmente illegale anche in caso di stupro e di malformazione del feto: la stampa internazionale ha letto questa sentenza anche come una risposta e una presa di posizione sul tema.

Soprattutto, la sentenza nello stato messicano di Cohauila potrebbe permettere ad alcune donne del Texas di interrompere la gravidanza oltre confine, il che darebbe un messaggio molto forte e di contrasto.

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Classe 1990, Pescarese di adozione. Attivista transfemminista e co-fondatrice del Collettivo Zona Fucsia, si occupa da sempre di divulgazione femminista. È speaker radiofonica e autrice in Radio Città Pescara del circuito di Radio Popolare con il suo talk sulla politica e attualità "Stand Up! Voci di resistenza". Collabora nella Redazione Abruzzo di Pressenza. È infine libraia presso la libreria indipendente Primo Moroni di Pescara e operatrice socio-culturale di Arci.

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