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“LOL – Chi ride è fuori!” NON RIDERE è impossibile

- 15/04/2021


In un momento in cui è più difficile sganasciarci dalle risate, ci pensa LOL a farci piegare sul divano a farci ridere fino alle lacrime. 

Un format straniero applicato alla tv italiana. Pare che la trasmissione sia stata un successo clamoroso che ha smosso i canali social e fatto impazzire la gente su Instagram e TikTok ma, come sempre nel bello, pare ci sia il risvolto della medaglia. Da qualche giorno hanno iniziato a girare online le foto che mettono a confronto le gag avvenute durante la trasmissione straniera che pare siano identiche a quelle riproposte dai nostri 10 concorrenti. 

Le origini del “plagio”, se così si può dire, pare abbiano origini da un programma tedesco, francese, australiano e da un programma giapponese “Documental”.  L’origine del gioco, oltre rimettere in auge nomi di comici un po’ fuori dagli schermi, ha regole leggermente differenti ma lo scopo è sempre quello: NON RIDERE. Tutto è concesso, ogni rumore, battuta, freddura, oggetto, travestimento basta riuscire a far ridere i compagni di gioco e così eliminarli per conquistare la vittoria.

Pensare che un programma non sia scritto in precedenza e che non segua un canovaccio nel 2021 è pressoché impossibile. Il montaggio con le scene più divertenti, le musiche scelte come sottofondo, tutto fa parte dello spettacolo, è il mondo della televisione che lo richiede. 

Partecipanti

I protagonisti della prima edizione di LOL Italia – Chi ride è fuori (prodotto da Endemol Shine Italy) sono stati dei veri professionisti della risata. Personaggi famosi per i loro spettacoli che spesso, solo con la mimica del viso riescono a far ridere il pubblico. In campo sono scesi: Lillo, famoso per il suo “so lillo”, Pintus per “hai cagato” col tono del famoso chef stellato, Ciro Priello con la sua danza della felpa, Elio che rappresenta la Monnalisa vivente, Frank Matano e la sua ascella super pezzata, Fru l’autoeliminato, Katia Follesa arrivata in finale ma tradita dalla zeppola della figlia di Ciro, Michela Giraud, Luca Ravenna e Caterina Guzzanti che, nonostante le sue origini non è riuscita a tenere il ritmo dei treni che aveva come sfidanti che non le hanno dato neanche modo spesso di inserirsi. Tutto il gioco è stato diretto da Fedez con la sua immancabile spalla Mara Maionchi che lo ha supportato in questa prima avventura da “conduttore”. 

Il regolamento del programma prevede che il vincitore, appartenente già al mondo dello spettacolo, mai caduto nel tranello della risata, si aggiudichi il premio di 100.000€. Il vincitore devolverà poi la vincita a un ente di beneficenza. Ciro Piriello, vincitore di questa prima edizione, ha scelto l’associazione con cui, anche con i colleghi di The Jackal collaborano da anni:  ActionAid, organizzazione indipendente che opera livello internazionale contro la povertà e l’ingiustizia.

Ciro Piriello e Simone Ruzzo di The Jackal per ActionAid

Ridere fa bene

È dimostrato che i bambini ridono circa 300 volte in un giorno, molto più degli adulti che arrivano sì e no a 20. Crescendo purtroppo, anche per agenti esterni e la normale maturità e presa di consapevolezza di problematiche che ci circondano, perdiamo sempre più la capacità di ridere. 

Non ridere è praticamente impossibile, ho provato a rivedere una puntata ma senza accorgimenti ancor prima della battuta o della scenetta stavo già sorridendo. Ridere fa benissimo, è una esplosione di buon umore e provare a trattenere con i muscoli della faccia una espressione seria è qualcosa di faticosissimo, inimmaginabile per 6 ore di fila.

 

Un concentrato di ironia, un massacro costante e continuo di 6 ore senza sosta, senza esclusione di colpi. Un programma che rientra fra i più visti su Amazon Prime e che su Instagram ha già raccolto quasi 120 mila follower. Ancora non si sa se e quando uscirà la seconda stagione, voci di corridoio dicono che verrà girata questa estate per essere disponibile il prossimo anno. Quali comici verranno scelti per la seconda edizione? non ci resta che aspettare.

Il ricercatore Robert Provine dice: “La risata è un meccanismo che ognuno di noi ha. Ci sono migliaia di lingue, centinaia di migliaia di dialetti, ma tutti ridono più o meno allo stesso modo. La risata fa parte del vocabolario umano universale”.

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