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Sono carnivora e guardo al vegetarianesimo, ma non per moda

- 16/07/2020


Quando essere vegetariani è una moda e quando è filosofia di vita?! Lo ammetto, sono una carnivora verace ma, sia consciamente che inconsciamente, so quanto sia sbagliato sotto diversi aspetti.

Abolire la carne dalla propria alimentazione credo faccia parte di uno stile di vita che devi sentire dentro, che ti nasce non solo da una condizione esterna di consumo e maltrattamenti ma anche da una necessità di rimuovere certi cibi che sono considerati, in un certo modo, “tossici”. 

Forse ancora non sono pronta a diventarlo, e forse, rispettando chi lo è per motivazioni ben più profonde di quelle che possa immaginare, evito di accodarmi per sport e aspetto che mi scatti la scintilla giusta, per poterla applicare nel mio quotidiano senza sforzo. Sì, perché se le cose si fanno per moda, alla fine, non vengono fatte bene perché si fanno solo per dirlo e per fare i fighi si perde il reale impegno. Come chi di punto in bianco si ritrova il muscolo di grano nel piatto al posto del petto di pollo senza sapere cosa sta mangiando.

Riguardo al “mondo dei vegetariani” c’è ancora molta confusione. Spesso si confonde con l’essere vegani, ma si tratta di due alimentazioni differenti. Cercando su internet “vegetariani” il primo risultato è: Dizionario – aggettivo “costituito da alimenti vegetali” – sostantivo  “chi limita la propria alimentazione ai cibi vegetali”. Come si nota nella definizione, viene utilizzato il verbo limitare e non scegliere. Diventare vegetariano è una scelta, condivisibile o meno, ma è una scelta, non un limite

Ahimè le limitazioni alimentari le hanno gli allergici, i celiaci, gli intolleranti che devono seguire una dieta specifica a fronte di un malessere. Molta confusione ancora in merito, poca informazione. Una dieta vegetariana è basata su consumo di cibi vegetali ed ha origini antichissime. 

Si parla di vegetarianesimo già nel VI secolo, iniziò ad essere applicato nell’Induismo, Giansenismo, Buddismo e Taoismo. In età moderna la patria fu l’Inghilterra dove fu creata il 30 settembre 1847 la prima “Vegetarian Society” di cui Mahatma Gandhi, giunto a Londra per studiare legge, divenne prima socio e poi dirigente. Il primo movimento vegetariano fino al 1908 data in cui fu fondato l’ International Vegetarian Union. Ma si presume che già i filosofi dell’antica Grecia come Aristotele, Platone, Pitagora, rifiutassero di “corrompere” corpo e mente con il consumo di carne. Lo stesso Pitagora scriveva “Amici miei, evitate di corrompere il vostro corpo con cibi impuri; ci sono campi di frumento, mele così abbondanti da piegare gli alberi dei rami, uva che riempie le vigne, erbe gustose e verdure da cuocere. La terra offre una grande quantità di ricchezze, di alimenti puri, che non provocano spargimento di sangue né morte.

Si possono contare 6 categorie inerenti un tipo di alimentazione che non prevede la carne:

  1. Latto – ovo – vegetarianismo ( no carne, pesce, molluschi, crostacei)
  2. Latto – vegetarianismo ( esclusa l’assunzione di uova)
  3. Ovo – vegetarianismo (esclusi latte e derivati)
  4. Vegetariano (esclusi tutti gli alimenti di origine animale)
  5. Crudismo vegano (prevede solo frutta, verdura, semi, frutta secca, cereali e legumi)
  6. Fruttarismo (è ammessa frutta, frutta secca, semi, ortaggi a frutto)

Senza essere drastici, assumere la carne in modo esagerato può farci percepire come sbagliati o a disagio con noi stessi, anche in virtù di una campagna d’informazione nutrizionistica che da sempre predilige i vegetali alla carne, e che mette in risalto tutte le fasi del processo di produzione tossiche, sia per l’animale stesso che per l’essere umano che se ne ciba. Ciò non vuol dire che – al di fuori di un discorso etico, che è strettamente personale – ci sia un errore nell’assimilare la carne, ma sarebbe meglio prediligere allevamenti controllati e magari a km 0, cercando di variare la nostra alimentazione il più possibile per evitare di andare a parare sulla solita, comoda, economica fettina di carne.

Giusta informazione, giusta applicazione e giusto approccio fa si che si possa seguire un alimentazione corretta qualunque sia il nostro stile di vita e la nostra ideologia senza giudizi e pregiudizi nei confronti di chi ne ha una differente dalla nostra.

Da carnivora, e senza invitare nessuno a intraprendere percorsi non conformi alle proprie corde, sarebbe comunque auspicabile iniziare, con calma, a “ripulire” il nostro organismo scegliendo cibi sani, privilegiando frutta e verdura di stagione, cibi non eccessivamente trattati né dannosi per il nostro fisico, per la nostra pressione e per il nostro sangue.

Si tratta di applicare queste semplici regole di vita pian piano, non certo come le diete improvvisate per infilarsi il costumino dell’anno scorso, spingendoci sempre più verso abitudini che diventeranno gesti e scelte spontanee nel nostro quotidiano.

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Non mi descrivo mai perché non sono gentile con me stessa

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