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Eurovision Song Contest 2021, la review della seconda semifinale (recensione e finaliste)

- 21/05/2021
seconda semifiinale eurovision


Giro di boa per la manifestazione musicale più seguita al mondo. In diretta dalla Ahoy Arena di Rotterdam ieri sera si è tenuta la seconda serata dell’Eurovision Song Contest 2021, valevole per gli ultimi 10 posti in finale che hanno completato il quadro delle 26 nazioni che domani sera si contenderanno la vittoria e la possibilità di ospitare l’evento nel 2022.

Ricordiamo i dieci paesi che si sono assicurati la finale martedì scorsoNorvegia, Israele, Russia, Azerbaijan, Malta, Lituania, Cipro, Svezia, Belgio Ucraina. A questi, alle Big 5 finaliste di diritto – Italia, Francia, Regno Unito, Germania e Spagna – e alla nazione ospitante – Paesi Bassi – questa sera si sono unite Albania, Serbia, Bulgaria, Moldavia, Portogallo, Islanda, San Marino, Svizzera, Grecia e Finlandia

Analizziamole nella nostra consueta review: questa semifinale ha patito un po’ il livello generale delle canzoni, tendente al mediocre. Più che un bagno di sangue c’è stata un compromesso al ribasso e a beneficiare di alcuni passi falsi sono state nazioni sempre in bilico come Moldavia e San Marino. Ma entriamo nel dettaglio!

Albania / Anxhela Peristeri – Karma https://www.youtube.com/watch?v=3A65lXLNZfk

L’Albania convince ma non sorprende. Tira fuori il solito rassicurante armamentario composto da elementi noti: una grande voce, tanto fuoco in scena, la macchina del vento, sonorità etniche: non si riuscirebbe a distinguere l’una dall’altra. E passa agevolmente in finale grazie anche a una concorrenza poco temibile. La Peristeri non apporta nulla di nuovo a quanto gli amici albanesi ci hanno abituato negli anni precedenti e vi sfido a recuperare la performance di Aurela Gaçe di Dusseldorf 2011 per rendervene conto. Thumbs up, comunque, per aver cantato in lingua albanese.

Voto 6 – AQUILA INFUOCATA

SERBIA / Hurricane – Loco Loco https://www.youtube.com/watch?v=0F_FrLDpt30

C’è poco da girarci su, la Serbia fa presa sull’ormone. Le tre Hurricane sono incontenibili: con capigliature svolazzanti e curve bollenti conquistano il palco di Rotterdam che dopo di loro non sarà più lo stesso. La canzone in sé, Loco Loco, non è l’elemento principale della performance perché le tre ragazze potrebbero anche cantare l’elenco del telefono, nessuno se ne accorgerebbe. Ciò che si nota è altro. Più scosciate di Sabrina Salerno, più tamarre di Elettra Lamborghini, le Hurricane sanno come ammiccare al loro pubblico e cosa tirare fuori per farsi votare.

Voto 7 – COSCE IN SERBO PER TUTTI

Hurricane, Serbia, Second Semi-Final, Rotterdam Ahoy, 20 May 2021EBU / THOMAS HANSES

Bulgaria / Victoria – Growing up is getting old https://www.youtube.com/watch?v=OQFbA7yfzjo

In Victoria risiedono più personalità, da Billie Elish alla nostrana Annalisa. Lei si presenta in pigiama, come se fosse nella sua cameretta, e la sua canzone è tanto delicata quanto soporifera. In scena si intravedono una fotografia, una piattaforma in mezzo al mare e a un certo punto il tempo che passa viene rappresentato da una pioggia di sabbia che scende sul palco (da una clessidra che NON si vede). Tutto molto intimo, d’atmosfera, raccolto, contenuto. Diciamolo, anche troppo. Sicuramente in molti (soprattutto giovanissimi) apprezzeranno la voce delicata di Victoria e la canzone otterrà una buona posizione, ma si naviga nella leziosità.

Voto 6 – GROWING UP IS WEARING A PAJAMA

Moldavia / Natalia Gordienko – Sugar https://www.youtube.com/watch?v=3FRnNkGLGN4

Se ci fosse un premio per la canzone finalista “più insulsa di sempre” all’Eurovision, “Sugar” lo vincerebbe a mani basse. Il momento più alto della canzone è la frase “give me some sugar“, il più basso è l’acuto ingolato di Natalia Gordienko che gioca a fare l’american diva, senza accorgersi di essere piacevole quanto un mal di pancia in piena notte. Sorvoliamo sulla messa in scena, talmente priva di appeal da far preferire il segnale dell’ora esatta. Come ha fatto a qualificarsi? Potenza della Moldavia che annovera, nel suo staff, il pettinatissimo (e potentissimo) Filipp Kirkorov, eminenza grigia delle delegazioni satelliti di grande madre Russia.

Voto 3 – ZUCCHERO AMARO

Portogallo / The Black Mamba – Love is on my side https://www.youtube.com/watch?v=wCKHUldGcEI

Nel paese dei ciechi diventa re chi ha un occhio solo: è il caso del Portogallo, che stasera ha brillato come poche volte nella sua carriera eurovisiva in una semifinale. A 4 anni dalla vittoria di Salvador Sobral ritroviamo una nuova canzone finalista che potrebbe godere dei favori delle giurie, Love is on my side. La performance è ben costruita, l’impianto della canzone elegante, la tematica affascina (la canzone parla della storia vera di una sex worker), tutto convince nel modo giusto ma… si fa fatica a credere che sia il Portogallo, che canta per la prima volta NON in lingua portoghese. Il pezzo, inoltre, non brilla certo in originalità ricordando almeno 20 canzoni diverse (tra cui una apparsa proprio sul palco di Vienna e cantata dai Makemakes, un gruppo austriaco). Ma tant’è. È l’eurovision, bellezza!

Voto 5 – LOVE IS ON MY SHAZAM

Islanda / Daði og Gagnamagnið – 10 years https://www.youtube.com/watch?v=DJFtbYsn6eY

Non presenti in arena per la positività di due membri della band, gli islandesi schierano il video delle prove (Irama, can you hear me?), che all’Eurovision sostituiscono in tutto e per tutto il live on stage senza intoppi. L’esibizione è la migliore della serata, loro hanno una cifra interpretativa riconoscibile e originale e la messa in scena, con pigiamoni e accessori nerd, è davvero godibile. Nessuno è fuori posto, si prendono il ruolo dei concorrenti naif che sono passati da Rotterdam per caso e lo portano avanti fino alla fine. Li vedremo sabato in Top 10?

Voto 8,5 – POSITIVI

Daði og Gagnamagnið, Iceland, Second Rehearsal, Rotterdam Ahoy, 13 May 2021EBU / THOMAS HANSES

San Marino – Senhit feat. Flo Rida – Adrenalina https://www.youtube.com/watch?v=HVvAzwiV0hw

Ho promesso a me stesso che quest’anno avrei sancito una tregua con San Marino perché gli amici del titano mostrano un’abnegazione verso l’Eurovision che nonostante tutto va premiata (e l’anno scorso ci hanno ricoperti di punti). Senhit non è nuova alle scene europee, anche se la sua partecipazione nel 2011 con l’irrilevante Stand by la ricordano solo i fans più accaniti del concorso. Dalla ballad di due lustri fa Senhit è maturata come donna e come interprete, e anche la delegazione di San Marino ha acquisito esperienza dopo le numerose porte chiuse in faccia. La performance vista stasera è ben lontana dal kitsch di Valentina Monetta e dai contributi svociati di Serhat: Adrenalina è un pezzo che non ha nulla da invidiare alle delegazioni più esperte (e difatti era destinato inizialmente alla selezione svedese) e la cura dello staging è un valore aggiunto, come dimostra il grottesco ostensorio indossato da Senhit nei primi secondi dell’esibizione (esagerato? Beh sì, ma siamo all’Eurovision non a Musicultura). A metà esibizione appare anche il rapper Flo Rida, che porta con sé fuoco, fiamme, muscoli e mezzo quintale di ferraglia. Il tutto è firmato dalla direzione artistica di Luca Tommassini. Tre minuti che saranno costati alla repubblica del Titano l’equivalente del pil annuale di tutta la nazione.

Voto 7 – ADRENALINA TITANICA

Svizzera / Gjon’s Tears – Tout l’univers https://www.youtube.com/watch?v=yKoEt0-9ujA

Un consiglio agli amici svizzeri: LESS-IS-MORE. Ovvero: come avere il brano più bello dell’anno e adornarlo di inutili orpelli. Il giovane Gjon’s Tears, dotato di una vocalità fuori dal comune, ci regala passi di danza del tutto sconclusionati in un brano dall’impronta intimista, e non è esattamente l’idea migliore che si potesse avere. Manca un po’ di mestiere, la carica emozionale del brano sembra svanire mentre ci si chiede: ma che sta facendo questo qui?

Voto 7 – PAS DU TOUT

Grecia / Stefania – Last dance https://www.youtube.com/watch?v=BUWt6VbolqE

Stefania ammicca all’uomo invisibile. Anzi, più uomini invisibili. E sale delle scale anch’esse invisibili. Ok, va bene che la Grecia sia in perenne spending review ma a noi sembra la pubblicità delle caramelle Taboo. L’effetto ottenuto è un po’ diverso da quello desiderato: non siamo al Superbowl e tutto appare un po’ kitsch, perfino con i favori del green screen. Stefania, in compenso, ci regala una tutina glitterata fuxia dallo scollo importante e dall’aderenza totale. Il brano? Non importa a nessuno.

Voto 5 – L’ESSENZIALE E’ INVISIBILE AGLI OCCHI

Stefania, Greece, Second Semi-Final, Rotterdam Ahoy, 20 May 2021EBU / THOMAS HANSES

Finlandia / Blind Channel – Dark side https://www.youtube.com/watch?v=mRwLt9HCjbk

La Finlandia non delude i suoi fans e schiera i Blind Channel, darkettoni che si rifanno un po’ ai Linkin Park e un po’ agli Evancescence. Il confronto con i Maneskin, manco a dirlo, è impari: Dark side è un brano che rielabora sonorità rock già ampiamente rodate tanto da sembrare citazionista, mentre Zitti e buoni ha una struttura melodica più ricercata e l’utilizzo della lingua italiana è sicuramente un fattore di maggiore interesse. I finlandesi però se la giocano bene, cantando con precisione e trascinando il pubblico in una festa di fuoco e chitarre pesanti. Non hanno il Damiano della situazione ma funzionano. Il passaggio in finale in una serata così di basso profilo è senza dubbio meritato.

Voto 6+ – ROCK SIDE

Eliminazioni eccellenti?

Nessuna eliminazione sconvolgente: questa serata sembra essere passata con il freno a mano e per fortuna sono state abbandonate in semifinale delle proposte davvero insufficienti come la Lettonia, con Samanta Tina e le sue note stonate, gli anni ’80 in canottiera della Danimarca, che ci regala un’esibizione direttamente dagli studi di “Popcorn” o l’esistenzialismo romantico della Georgia, purtroppo vanificato da un’esibizione da karaoke.

Una serata dimenticabile.

Running order Grand Final

Questo l’ordine con cui si esibiranno le canzoni nella finale di domani. Apre Cipro, chiude la frizzante San Marino. L’Italia si esibirà per ventiquattresima dopo i Paesi Bassi di Jeangu Macrooy e prima della Svezia di Tusse, in una posizione che potrebbe dare grande risalto alla nostra canzone.

  1. Cipro / Elena Tsagrinou – El Diablo
  2. Albania / Anxhela Peristeri – Karma
  3. Israele / Eden Alene – Set Me Free
  4. Belgio / Hooverphonic – The Wrong Place
  5. Russia / Manizha – Russian Woman
  6. Malta / Destiny – Je Me Casse
  7. Portogallo / The Black Mamba – Love Is On My Side
  8. Serbia / Hurricane – Loco Loco
  9. Regno Unito / James Newman – Embers
  10. GreciaStefania – Last Dance
  11. Svizzera / Gjon’s Tears – Tout l’Univers
  12. Islanda / Da∂i Freyr og Gagnamagni∂ – 10 Years
  13. Spagna / Blas Cantó – Voy A Querdarme
  14. Moldavia / Natalia Gordienko – SUGAR
  15. Germania Jendrik – I Don’t Feel Hate
  16. Finlandia / Blind Channel – Dark Side
  17. Bulgaria / Victoria – Growing Up is Getting Old
  18. Lituania / The Roop – Discoteque
  19. Ucraina / Go_A – Shum
  20. Francia / Barbara Pravi – Voilà
  21. Azerbaijan / Efendi – Mata Hari
  22. Norvegia / TIX – Fallen Angel
  23. Paesi Bassi Jeangu Macrooy – Birth of a New Age
  24. Italia / Måneskin – Zitti E Buoni
  25. Svezia / Tusse – Voices
  26. San Marino / Senhit – Adrenalina

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Sono nato in Puglia, terra di ulivi e mare, e oggi mi divido tra la città Eterna e la città Unica che mi ha visto nascere. La scrittura per me è disciplina, bellezza e cultura, per questo nella vita revisiono testi e mi occupo di editing. Su BL Magazine coordino la linea editoriale e mi occupo di raccontare i diritti umani e i diritti lgbt+ nel mondo... e mi distraggo scrivendo di cultura e spettacolo!

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