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Contraccezione d’emergenza per minori: un percorso ancora in salita.

- 21/07/2021


Ancora enormi difficoltà per quanto riguarda la contraccezione d’emergenza. Nonostante in una recente sentenza il Tar del Lazio abbia chiarito che ellaOne, la pillola dei 5 giorni dopo rimane in vendita in farmacia, e senza ricetta, anche per le minorenni, anche se le segnalazioni di adolescenti che non sono riuscite a reperire il farmaco sono molteplici.
 
A puntare i riflettori sul percorso troppe volte in salita delle ragazze italiane è il settimanale Donna Moderna che ha realizzato un piccolo test nelle farmacie italiane, mandando in avanscoperta 10 minorenni tra Milano, Torino e Roma. Sei hanno ottenuto il farmaco (3 nella Capitale, 2 in Piemonte, 1 in Lombardia), ma per le altre quattro non è stato possibile acquistarlo: 2 farmacisti hanno detto che non avevano la pillola, altri 2 si sono dichiarati contrari alla vendita.

Ma, come racconta l’articolo, anche le sei ragazze che sono riuscite a conquistare il farmaco, non hanno avuto il farmaco facilmente, in quanto, nel momento dell’acquisto, hanno dovuto sentire le ramanzine delle farmaciste, rendendo sempre più evidente lo stigma che c’è dietro alla pillola: “La dottoressa mi ha chiesto cosa avevo combinato, perché alla mia età non ci si deve trovare in una situazione simile. Il tutto a voce alta, nel negozio pieno”, ha detto a Donna Moderna una 16enne romana.


A eliminare l’obbligo di prescrizione per le under 18, lo ricordiamo, è stata una determina dell’Agenzia del farmaco dell’8 ottobre 2020, che ha modificato il “regime di fornitura del medicinale per uso umano EllaOne (ulipristal)”. Un obbligo di prescrizione medica cancellato da Aifa per le donne maggiorenni già dal 2015 (per Norlevo, la pillola del giorno dopo, la cancellazione della ricetta medica è arrivata nell’anno successivo).

Sulla presunta contrarietà di alcuni farmacisti alla vendita del farmaco Elleone si è espressa Federfarma. Il segretario nazionale Roberto Tobia ha precisato che per i farmacisti non esiste un’obiezione a livello legislativo, come accade con i medici che “si appellano alla legge 194”, e quindi “Il farmacista è il professionista del farmaco e se la legge lo prevede deve venderlo” essendo questa pillola parte dei medicinali di emergenza dunque sono obbligati a tenere sempre a disposizione e di non negarla se lo hanno in negozio.

Non si ha un numero preciso dei farmacisti obiettori in Italia, se non numeri derivanti da indagini private organizzate da associazioni e collettivi femministi, e credo che sia ormai chiaro che il numero è molto più altro di quello che si pensa, in quanto alcun* farmacist* paragonano la pillola d’emergenza all’aborto, come rivendicano le associazioni Nochoice.

Su tale questione è intervenuta anche Elsa Viora, presidente Aogoi (Associazione ostetrici ginecologi ospedalieri italiani). “EllaOne, come Norlevo” ha chiarito, blocca o ritarda l’ovulazione. Se la donna che ha assunto il farmaco è già incinta, la contraccezione di emergenza “non funziona. Non si tratta quindi di interruzione di gravidanza”.

Ma nonostante questo, nonostante l’impossibilità di obiezione da parte dei farmacisti, troppo spesso e troppe ragazze sono costrette a girare per decine e decine di farmacie, con tempi strettissimi, per un diritto che ci è dovuto.

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Classe 1990, Pescarese di adozione. Attivista transfemminista e co-fondatrice del Collettivo Zona Fucsia, si occupa da sempre di divulgazione femminista. È speaker radiofonica e autrice in Radio Città Pescara del circuito di Radio Popolare con il suo talk sulla politica e attualità "Stand Up! Voci di resistenza". Collabora nella Redazione Abruzzo di Pressenza. È infine libraia presso la libreria indipendente Primo Moroni di Pescara e operatrice socio-culturale di Arci.

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