Di Giannicola D’Angelo, giornalista e sociologo.
Quanto pensavate mancasse a tutto ciò?
Germania: Bjoern Hoecke, leader di AFD in Turingia – partito di estrema destra attualmente presente ne Parlamento tedesco – sostiene senza mezzi termini che l’inclusività scolastica in relazione agli alunni disabili freni lo sviluppo e l’istruzione dei pari età normodotati, proponendo, a tal proposito, classi e percorsi fisicamente separati.
Italia: Roberto Vannacci, generale dell’Esercito Italiano a capo dell’Istituto geografico militare, pubblica un libro in cui sostiene che “il mondo vada al contrario”, ovvero inseguendo fantomatiche egemonie culturali dettate dalle minoranze, autopoietica visione che lo porta a posizioni veementemente razziste ed omofobe.
Queste scorie da un passato che la Storia si sperava avesse definitivamente schiacciato, tornano in auge e serpeggiano in una società inebetita che accoglie mantelli grigi e opachi scambiandoli per candore.
Una “finestra di Overton” (dal sociologo statunitense Joseph P. Overton)* che si apre per sondare possibilità e opportunità sociopolitiche e che pian piano ci ha abituati a tali aberrazioni che non sono altro che sintesi e pensiero di una massa volontariamente e fieramente a-culturale, nel senso di insofferente all’analisi e al discernimento, ma sempre più legata all’istinto e alla brusca reazione di pancia, impantanata nel suo pericoloso anacronismo provinciale. Una finestra ormai spalancata da cui entra un’aria fastidiosa e fetida della quale la massa di cui sopra sembra avere estremo bisogno e di cui i due personaggi citati in apertura sono solamente riflesso condizionato: la mano che ha girato il pomello.
La confusione è totale sotto il cielo della società contemporanea: la libertà di espressione ridotta ad appassionata coccola dello sproloquio e alla legittimazione dell’odio; impossibile fermarsi a pensare per una sola frazione di secondo che chi occupa ruoli istituzionali e si esprime su temi che inglobano il dibattito politico nel qui ed ora, condizionando la vita quotidiana di milioni di persone, non parla mai a titolo personale, ma da pezzo di Stato parla per bocca dello Stato: l’assunzione di responsabilità non si calibra sul tipo di vestito che si sceglie di indossare nel momento del fatto compiuto.
In Germania, relativamente alle dichiarazioni di Hoecke, la condanna è stata forte, ferma e unanime. E l’affaire Vannacci in Italia? Ahinoi tutto questo potrebbe essere facilmente chiarito in un Paese che a differenza del nostro non avesse il sesto tasso più alto di abbandono scolastico in UE** e che sempre in riferimento all’Unione non fosse penultimo per percentuale di laureati***, non fosse uno tra i Paesi europei in cui si legge di meno**** e non avesse un tasso del 27,7% di analfabetismo funzionale*****. Ma tant’è, e ai mostri da cui siamo circondati questo va benissimo, è la loro linfa vitale.
Tuttavia, questa aberrazione la stiamo costruendo noi, non loro.
* https://it.wikipedia.org/wiki/Finestra_di_Overton
** Dati Eurostat 2021
*** Dati Eurostat 2021
**** Indagine Eurostat condotta tra il 2008 e il 2015
***** Indagine Piaac – Ocse 2019
Giannicola D’Angelo, giornalista e sociologo.