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La persecuzione dei Testimoni di Geova nel regime Nazista

- 24/01/2023
Testimoni di Geova


In questa settimana che precede il Giorno della Memoria – giornata internazionale – vogliamo ricordare tutte le vittime dei campi di concentramento ad Auschwitz discriminate, torturate e ghettizzate perché ebrei, gay, lesbiche, Testimoni di Geova, emigranti come tante altre “specie” vittime che nel 1945 furono liberate dall’Armata Rossa.

Una strage che ancora riecheggia e rimbomba in modo assordante, una ferita che non si è rimarginata e mai si rimarginerà. Esseri umani trattati in modo vergognoso, spogliati dei loro diritti, della loro dignità, della loro umanità. Tutti per la Germania nazista erano da collocare nei campi di concentramento, uomini, donne, bambini, gay, anziani, giovani, tra quelli fortunati rientravano quelli abili a lavorare ma che si allontanavo solo per poco da quel nefasto destino che li avrebbe coinvolti e che vedeva tutti marchiati e destinati a morire già dalla soglia del cancello che portava su scritto: Arbeit macht frei “Il lavoro rende liberi”.

Testimoni di Geova
© Gian Mattia D’Alberto/ LaPresse 20-11-200 Auschwitz Polonia interni campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau Nella Foto: ingresso del campo Auschwitz © Gian Mattia D’Alberto / LaPresse 20-11-2008 Auschwitz Birkenau lagher

Il metodo di distinzione all’interno dei campi di concentramento era attraverso i colori:

Prigionieri politici, religiosi cristiani: ROSSO 

Prigionieri criminali: VERDE

Asociali: NERO 

Emigranti: BLU 

Testimoni di Geova: VIOLA 

Omosessuali: ROSA 

Rom: MARRONE

Perché il colore Viola?

Per identificarli i nazisti usavano appellativi offensivi, spregiativi utilizzando giochi di parole come Bibelwürmer, vermi della Bibbia, derivante da Bibelforscher e Bücherwürmer, topo di biblioteca o Himmelskomiker, comici del cielo. Dato che erano chiamati Bibelforscher “Ricercatori della Bibbia” o “i viola”, die Violetten fu deciso di scegliere questo colore per le casacche e distinguerli da tutti gli altri prigionieri.

Testimoni di Geova

I Testimoni di Geova

All’epoca chiamati Studenti Biblici, tra il 1933 e il 1945 i Testimoni di Geova subirono forti persecuzioni a causa del loro rifiuto di prestare servizio alla Germania nazista giurandole fedeltà

Furono etichettati come “comunisti travestiti da preti”, “complottisti internazionali ebraico-comunisti”, fino ad essere accusati di essere finanziati dalla massoneria e dagli ebrei.

I Testimoni di Geova attribuivano all’Antico Testamento molta importanza e sostenevano che con l’Apocalisse gli ebrei sarebbero tornati nella Terra promessa, questa era ritenuta falsa religione.

Le persecuzioni cominciarono con le irruzioni nei luoghi principali di ritrovo per studiare la Bibbia intensificandosi dal 1933 con la presa del potere nazista. Uno dei principali motivi di attacco era dettato dal fatto che i Testimoni di Geova non si prestarono a dare obbedienza allo Stato nazista in modo omogeneo, rifiutandosi di arruolarsi quando nel 1935 fu reintrodotta la leva obbligatoria.

«Diese Brut wird aus Deutschland ausgerotten werden!»

«Questa genia sarà sterminata dalla Germania!»

Queste le parole di Adolf Hitler al Ministro degli Interni Wilhelm Frick annunciando il suo proposito per i Testimoni di Geova.

La discriminazione etnica era la principale causa, e l’unica via di uscita sarebbe stata la rinuncia al proprio credo religioso attraverso un documento di abiura alla propria fede a favore della Germania nazista. Nessuno si prestò, e così il 27 giugno fu diramato l’ordine di perquisire tutte le proprietà delle congregazioni e confiscare tutto ciò che poteva sembrare ostile al regime.

Venne inoltre proibita la lettura della Bibbia, come ogni riunione e ogni attività di culto. Ogni attività, ogni pubblicazione fu proibita fino al raggiungimento della dichiarazione in Germania dei Testimoni di Geova come fuorilegge fino a quando non ci fosse stata redenzione e accettazione del regime.

Dal 1935, il numero dei Testimoni di Geova che furono imprigionati nei campi di concentramento  fu di circa 10.000 la cui maggior parte era di origine tedesca. Con lo scoppio della seconda guerra mondiale alcuni di loro furono deportati in Austria, Paesi Bassi, Polonia e Cecoslovacchia. Di questi 10.000 tra i 1.500 e i 5.000 morirono nei campi di prigionia nazisti.

Testimoni di Geova

27 Gennaio, un giorno per ricordare la follia, la totale assenza di logica dettata dalla cattiveria. Il desiderio di sterminare una razza. L’Olocausto causò la morte di 15 milioni di vittime, torturate, rinchiuse e torturate nei campi di sterminio (la Shoah ebraica).

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