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Il Rock, l’oceano e lo sport in casa. 45 minuti di musica per la mente.

- 29/03/2020
spotify sport


Ho visto di tutto! Runners in ripetute attorno al tavolo, sportivi in bici sul terrazzo, pattinatori freestyle nel corridoio, audaci ironman in forsennata salita per piani e piani di scale. Cardiopalma non ti temo! Ho visto persino il video di una che scalava il camino di casa, scarpette e magnesite. E pure uno che pagaiava nella vasca da bagno.

#iorestoacasa è stata una vera e propria sfida all’attuale creatività mediatica! La stavamo aspettando tutti, del resto. Passato il gossipparo matrimonio dei Ferragnez, superato il trucido twerking sanremese della Lamborghini e mandato in meritata obsolescenza il selfie a muso di gallina, si percepiva con chiarezza l’ansimante desiderio del web di confrontarsi con un nuovo e stimolante obiettivo sociale. Ed eccolo servito, lo sport domestico!

Il triumvirato dei padri della psicologia riscriverebbe da zero la teoria delle masse se solo potesse vedere quanti pensionati in tuta offrono non richiesti consigli di fitness o quante volenterose mamme pancine si dimenano in salotto, inguantate con discutibili leggings, fuori moda dai tempi di Jem e le Hologram. Era meglio quando ci spiegavano come fare le pappine bio.

Eh vabbè. Fa parte del processo. La mia poesia per questo strano marzo 2020 è che i giorni di quarantena siano un respiro profondo per la nostra evoluzione. Un soporifero susseguirsi di giornate e di pensieri. Una lenta metamorfosi. La meravigliosa incubazione della crisalide che alla fine del suo sonno, si libererà farfalla per volare leggera e colorata. Oppure rotolerà bruco, chiatto e dondolante.

Votiamo d’ufficio l’opzione 1 per tutti. Della 2 ce ne preoccuperemo a luglio!
Uscire dal baco con le ali però non significa per forza indursi un enfisema in salotto, tanto più che se becchiamo lo spigolo infame tiriamo giù tutte le madonne e ciao ‘core. No, non è questo il punto.

Quello a cui penso è che l’allenamento migliore, possiamo farlo per la mente. Il luogo dell’anima. Il generatore della nostra essenza vitale. Al corpo facciamogli fare quello che può, compatibilmente con le dimensioni degli spazi indoor: esercizi sul tappetino, workout di potenziamento, tonificazione, allenamenti isometrici, cyclette, i più fortunati il tapis roulant. Senza stress. Il ritmo della vita in reclusione è così soft che ci basta anche far finta di muoverci per mantenere i lardominali sotto controllo (#andràtuttobene).

Il focus su cui mi concentrerei è il sottofondo! Il background da scegliere per accompagnare questi momenti. Chi corre solitamente si spara playlist da 180bpm, chi va in palestra si deve sorbire monotoni pezzi dai bassi impazziti, chi nuota è costretto alle urla dei bambini della corsia a fianco. Povere orecchie. No. Usiamo questo tempo per darci un po’ di ossigeno. Un fitness leggero, una sonorità d’élite in cuffia. Momento di vero godimento.

Chiamo il mio pusher di musica: “Falco 1 a Falco 2. Abbiamo una missione da compiere” Il mio amico Pasquale. L’uomo che ne sa di musica più di chiunque.
Che dobbiamo fare?
Che domande! Cerchiamo di conquistare il mondo!
Capiti a proposito, non ho niente da fare oggi pomeriggio!” Ridiamo “E come lo conquistiamo il mondo?
Che domande Pas! Con il Rock!” Daje!

Tra un senti questa e suona quest’altra, abbiamo messo su una playlist di soli 10 brani. 45 minuti secchi. Efficaci. Senza rotture di scatole. Se non vivete soli, oltre questo tempo qualcuno vi staccherà sicuramente lo spinotto!
Un brano per ogni artista. Ritmo crescente. Non è rock mainstream. Ma a noi ce piace!

La musica è l’unico modo per viaggiare senza muoversi da casa. È l’unica risorsa che può colorare i nostri interminabili pomeriggi in pigiama. L’unico mezzo per dare forma ai nostri desideri. Ed il rock è un oceano di sonorità in cui ogni emozione trova la sua frequenza. Non ci risolverà la quarantena ma ci permetterà di farla vibrare!

1) Arabella / Arctic Monkeys / 2013 / Rock Alternative –Tutto da gustare, minuto 3.15 in particolare
2) I’m Above / Mad Season superband / anno 94 / rock provenienza grunge – Chitarrina del minuto 2.57, estasi
3) A cure / Blonde Redhead / 2000 / Rock Alternative-Indie – Inizio, 11esimo secondo, TOP.
4) Plateau / Nirvana / 1993 / Rock grunge – Versione unplugged, la mia preferita
Nirvana. I divini eclettici. Potrei inserire almeno altri due album completi ma aggiungo solo un brano in più. Una cover.
5) The man who sold the world / Nirvana / 1993 / L’intro, Melody
6) All Along the Watchtower / Jimi Hendrix / 1968 / Rock intramontabile
7) Smooth criminal / Michael Jackson / 1987 / si lo so, è un po’ pop ma come si fa a non celebrarlo?
8) Whole lotta love / Led Zeppelin suonati dalla chitarra elettrica di Santana / 2010 / Rock puro


Dobbiamo salire per forza adesso
9) Thunderstruck / AC-DC / 1990 / Hard rock
10) Enter Sandman / Metallica / 1991 / Heavy Rock
E se non è ispirazione questa!

Playlist Spotify: Inspirate Ispirazioni Ispiranti di Elvira Reino
Link https://open.spotify.com/playlist/0AEDO2BnMqSQ7d8kxi7pbZ

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