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The Boys e la mercificazione del coming out – #pridemonth

- 20/06/2021
copertina


The Boys è una serie tv pubblicata in streaming da Amazon Prime Video. Basata sul fumetto omonimo della DC (con un’etichetta minore), in poco tempo ha conquistato una massiccia parte di pubblico, che va da quello specifico di amanti dei cinecomic, a quello più generalista.

I suoi dialoghi affrontano e affondano l’ipocrisia della nostra società, con umorismo nero e satira brillante, e con l’arrivo della terza stagione, vorrei riportare l’attenzione su un fatto che mi sorprese.

AVVISO: CI SARANNNO SPOILER SULLA PRIMA E SECONDA STAGIONE

Come si presenta il mondo di The Boys

The Boys affronta un sacco di tematiche contemporanee, che vanno dal sociale, al politico, al mediatico.
Un esempio? La Vought, che utilizza i supereroi come pop star: questi partecipano ai comizi, fanno film, salvano la gente… ma è davvero così? Starlight sembra una Britney Spears di inizio carriera, tutta acqua&sapone. Dichiara di voler essere vergine fino al matrimonio ma in realtà ha già avuto le sue esperienze. Ezechiele diffonde la parola di Jesus Christ a comizi cristiani, ma va a letto con molti uomini. Patriota (una sorta di mix tra Superman e Captain America) è il portavoce della giustizia, ma non si fa problemi a far cadere un aereo e a far morire le persone al suo interno…
ecco perché la serie ha così tanto successo: mostra il rovescio della medaglia di un sistema idilliaco ma corrotto.

Il mio collega Andrea ha già parlato delle differenze con il fumetto, ma adesso vorrei portare l’attenzione sulla mercificazione dei diritti LGBT e delle persone che fanno parte della comunità

Il Business dello Star System: Queen Maeve

Calandoci all’interno della storia di Queen Maeve (una citazione/parodia di Wonder Woman), scopriamo il suo essere bisessuale e l’aver avuto una storia con Helena. Dopo aver rinunciato alla ragazza per entrare nel sistema della Vought, mettendosi addirittura insieme a Patriota (una sorta di coppia perfetta ed eteronormata alla Brangelina).

Non tarderà il momento in cui, in crisi, Maeve tornerà dalla ex, che le confiderà la grande verità per cui ha “dovuto” lasciarla: se Patriota avesse scoperto la sua esistenza, avrebbe potuto benissimo ucciderle entrambe.

Patriota scoprirà effettivamente l’esistenza di Helena, ma agirà in modo diverso: farà outing a Queen Maeve!

Subito la Vought intraprenderà una politica di inclusione e propaganda pro LGBT basata sulle due ragazze. Nell’episodio 02×05 (ora dobbiamo andare) si vede una parodia del film “Batman VS Superman: Dawn of Justice” chiamata “The dawn of Seven”, in cui Maeve farà coming out sullo schermo, e una troupe di marketing e comunicatori suggerirà alle due di avere una presenza sociale ben definita: una delle lesbiche dovrà sembrare più maschile e una più femminile, perchè “il pubblico gradisce di più, è più bilanciato”.

il disagio delle due è palpabile


Helena si rifiuterà di sottostare alle clausule aziendali lasciando definitivamente Maeve, e Patriota otterrà la sua vendetta sulla supereroina.

Confronto con il mondo reale

Spostandoci nel mondo reale, possiamo notare delle dinamiche simili in molte aziende. Adesso che siamo in pieno pride month, molti hanno pubblicato pubblicità o post.

Prima di essere disfattista, ci tengo a dire che non penso che tutte le aziende abbiano una politica di apertura alla comunità LGBT+ solo per convenienza! Recentemente Nicola Napoletano ha pubblicato un articolo in cui vengono riportate delle pubblicità che hanno avuto un impatto positivo, e che hanno vinto dei premi importanti.

Tuttavia, non si può non considerare una strategia di marketing mirata, e anche un po’ ruffiana, soprattutto a giugno?
Un esempio? KFC

elogio al poliamore

E non dimentichiamo La grande Barilla, che (all’estero) corse ai ripari dopo le dichiarazioni “conservatrici” del suo patron:

elogio a un mondo queer

In conclusione, vorrei invitare gli utenti del web ad accorgersi quando le aziende dimostrano appoggio alla comunità LGBT+ non solo nel mese di giugno, ma anche in altri periodi dell’anno.

Perché così facendo si potrà dare maggiore beneficio del dubbio che ci siano buone intenzioni, e non solo strategie di marketing (come scritto prima) un po’ ruffiane.

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Sono Alberto Orsotorta. Nato in piemonte e col cuore pellegrino, ho sempre amato le parole e le torte, ma su questi schermi posso dedicarmi solo a una di queste cose! Tra un articolo e l'altro… gradite qualcosa da mangiare? #waiterlife #blmagazine #orsotorta #parole Un modo per esprimere la mia fantasia e ritrovarmi con chi amo.

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