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Amando JULIANNE MOORE _ 3 Film che non sapevi di voler vedere

- 05/06/2020
JULIANNE MOORE


JULIANNE MOORE (Fort Bregg, 3 Dicembre 1960) è un’attrice statunitense.
Oggi considerata una delle migliori attrici della sua generazione, si è fatta notare dal grande pubblico nelle pellicole NINE MONTHS_Imprevisti d’Amore (1995), ma sopratutto in IL MONDO PERDUTO_ Jurassic Park (1997).

Ha partecipato al remake di Gus Van Sant del celebre PSYCHO (1998) e ha sostituito Jodie Foster nei panni di Clarice Starling nel sequel HANNIBAL (2001) per la regia di Ridley Scott fino a interpretare la folle madre di Carrie nel remake LO SGUARDO DI SATANA-Carrie (2013).

Ma è il 2014 l’anno delle grandi conferme. Grazie alla sua straziante interpretazione in STILL ALICE si aggiudica (quasi) tutti i premi possibili : tra Bafta e Golden Globe, fino all’ambita statuetta del premio Oscar coem Miglior Attrice Protagonista.

È davvero difficile scegliere solo 3 titoli tra i tanti che hanno visto Julianne Moore recitare. Mi piacerebbe parlare di opere come THE HOURS (2002) o di MAGNOLIA (1999) o della sua partecipazione allo splendido A SINGLE MAN di Tom Ford (2009) fino ad arrivare alla sua collaborazione con Cronenberg nel film MAPS TO THE STARS (2014).

Ma in questo speciale di #3filmchenonsapevidivolervedere cercherò di guardare non solo alla qualità dei film che la vedono protagonista o coprotagonista (lei è sempre superlativa), ma anche a farvi riscoprire titoli che potreste aver dimenticato o perduto.

Julianne Moore
Scena tratta da BOOGIE NIGHTS di Paul Thomas Anderson

Iniziamo da un titolo che le ha portato anche la sua prima candidatura agli oscar come attrice non protagonista.
BOOGIE NIGHTS (1997), opera seconda del grandioso regista Paul Thomas Anderson (suo anche lo splendido IL FILO NASCOSTO del 2017 di cui parlai in questo articolo).
Il film racconta l’ascesa e il declino di un giovane attore pornografico nella California tra gli anni settanta e i primi anni ottanta. Sebbene la storia sia fittizia, non sono pochi i richiami a vicende realmente vissute dagli attori pornografici dell’epoca, in particolare dal famoso John Holmes.
Stilisticamente vicino al cinema di Robert Altman, BOOGIE NIGHTS è un film corale che nei colori e nei vestiti di un’epoca (da segnalare la contagiosa colonna sonora) ci fa conoscere tutta una serie di personaggi indimenticabili: dal protagonista (Mark Wahlberg) che delle sue virtù (33 centimetri) ne fa tesoro alla disinibita “rollergirl” (Heather Graham) fino al timido e represso omosessuale Scotty (Philip Seymour Hoffman).
Tra tanti spicca l’attrice Amber Waves (Julianne Moore) che con un divorzio alle spalle e un figlio a carico non riesce a venir fuori dalla dipendenza dalla droga. Un film che dovete assolutamente conoscere e vedere.

Julianne Moore
Julianne Moore in LONTANO DAL PARADISO di Todd Haynes

Passiamo a un titolo notevole per cui Julianne Moore ricevette la candidatura come Miglior Attrice Protagonista.
LONTANO DAL PARADISO (2002) di Todd Haynes ha ricevuto 4 candidature agli oscar tra cui Miglior Sceneggiatura Non Originale, Migliore Fotografia e Miglior Colonna sonora e quello per l’attrice non protagonista.
Ambientato nell’America degli anni ’50, tocca temi molto importanti e discussi come le differenze di classe, l’omosessualità, la figura della donna dell’epoca, ma anche l’integrazione razziale.
Il film guarda alla vita apparentemente perfetta di Cathy Whitaker (una sorprendente Julianne Moore): moglie di un uomo di successo e madre di due splendidi figli. Tuttavia Cathy si ritroverà presto a dover affrontare uno scomodo segreto del marito (un inedito Dennis Quaid) e ad accettare i sentimenti che cova per il suo giardiniere di colore (Dennis Haysbert).
L’eleganza formale che contraddistingue buona parte delle pellicole di Haynes (vedi anche CAROL del 2015 o la splendida mini serie MILDRED PIERCE del 2011) non raggelano la passioni in esso narrate, semmai le esaltano. Uno splendido ritratto di una donna che vive prima di tutto col cuore e col desiderio di guardare al proprio futuro forse lontano dal Paradiso, ma più vicino alla propria felicità.

Julianne Moore
SAVAGE GRACE – Julianne Moore

E chiudo questa rassegna nel segnalarvi un titolo che sono certo sarà sconosciuto ai più, ma che merita di essere recuperato.
SAVAGE GRACE (2007) di Tom Kalin, film presentato nella sezione Quinzaine des Réalisateurs al 60° Festival di Cannes.
Basato sul romanzo di Natalie Robins e Steven M.L. Aronson, racconta la vera storia di Barbara Daly, donna di umili origini che entra nei salotti della gente che conta grazie a suo marito. Il film indaga sopratutto sul rapporto morboso che la legava al figlio (un giovanissimo e già promettente Eddie Redmayne). Le cose si complicarono e superarono il limite dopo che la donna scoprì dell’omosessualità del figlio e fece di tutto per farlo desistere. La donna fu assassinata dal figlio il 17 Novembre 1972.
Solo Julianne Moore avrebbe potuto indossare questo ruolo controverso, delineandone dignità e follia, eleganza e disperazione, fragilità e cieca determinazione. Sebbene il film non possa definirsi un capolavoro, è la sua protagonista a farne da magnete.

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Ossessionato dal trovare delle costanti nelle incostanze degli intenti di noi esseri umani, quando non mi trovo a contemplare le stelle, mi piace perdermi dentro a un film o a una canzone.

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