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IL PESO DELLA VENDETTA _ 3 Film Che Non Sapevi Di Voler Vedere

- 17/03/2020
vendetta : CONFESSIONS (2010)


Vendetta. Il dolce sapore della vendetta.
Ci piacerebbe essere migliori degli altri, ma quanti di noi hanno provato un piccolo, momentaneo, piacere nel vendicarsi di un’offesa subita o di un tradimento?

E non a caso anche il cinema ha trattato di vendetta in innumerevoli pellicole di grande successo, basti pensare a CARRIE-LO SGUARDO DI SATANA (1976) di Brian De Palma o OLD BOY (2003) di Park Chan-wook o ai due volumi di KILL BILL (2003-2004) firmati e diretti da Quentin Tarantino.

In questo speciale di #3FilmCheNonSapeviDiVolerVedere andremo a riscoprire 3 titoli che raccontano per immagini di quel desiderio, tipicamente umano, di farsi giustizia per punire colui (o coloro) che è stato causa di sofferenza.

LA FONTANA DELLA VERGINE _ 3 film sulla vendetta
LA FONTANA DELLA VERGINE (1960) di Ingmar Bergman

Parto col parlarvi di un film di uno dei miei registi preferiti in assoluto, Ingmar Bergman, autore di capolavori come IL SETTIMO SIGILLO (1957), PERSONA (1966) e FANNY E ALEXANDER (1982).
Ambientato in epoca medievale LA FONTANA DELLA VERGINE (1960) racconta della giovane Karin, figlia di un proprietario terriero, Tore. Il padre chiede alla fanciulla di portare delle candele votive alla Madonna per un giorno di festa. Lungo il tragitto ella si imbatterà in un gruppo di briganti che la violenteranno e uccideranno. Questi poi decideranno di rifugiarsi per la notte proprio a casa di Tore e faranno l’errore di cercare di vendere la preziosa veste di Karin. L’uomo si vendicherà con un massacro.
Bergman e LA FONTANA DELLA VERGINE sono conferma dell’eleganza formale di questo grande maestro del cinema, dirigendo in un sublime bianco e nero una vendetta senza precedenti, di un realismo quasi impressionante. Tratto da una celebre leggenda svedese (che ne spiega anche la scelta del titolo) il film vinse l’oscar nel 1961 come Miglior Film Straniero.


Facciamo un salto ora negli abissi più neri dell’animo umano, giacché la vendetta, il più delle volte, ci dona un piacere effimero e annerisce ogni cosa.
IRRÉVERSIBLE (2002) scritto e diretto da Gaspar Noé.
Presentato in concorso al 55° Festival di Cannes è uno dei titoli più controversi del cinema contemporaneo.
In esso ci viene raccontato dello stupro subito da Alex (Monica Bellucci) e della follia cieca del suo fidanzato, Marcus (Vincent Cassel), che in una notte delle più nere ricerca l’aggressore. In un Cruising Club Gay egli troverà quello che pensa essere il maniaco e lo pesterà fino alla morte.
La particolarità di questa pellicola è che essa parta dal violento epilogo fino al sognante e speranzoso principio, quindi a ritroso. Questo sottolinea maggiormente l’irreversibilità di certe azioni e rende il tutto ancora più crudele.
Violento, disturbato e disturbante, feroce, nichilista, inguardabile. Questi sono solo alcuni degli aggettivi attribuiti da critica e pubblico dopo la sua visione. E effettivamente il regista Noé non si è risparmiato in niente. Celebre è ormai il piano sequenza della scena di stupro.
Il montaggio vertiginoso (quasi stomachevole) è supportato da un’imponente colonna sonora firmata da Thomas Bangalter, noto per essere uno dei componenti del duo Daft Punk e del trio Stardust.

CONFESSIONS (2010) 3 film sulla vendetta.
CONFESSIONS (2010) di Tetsuya Nakashima

Chiudo questo trittico delle vendetta con un titolo cui sono particolarmente legato.
CONFESSIONS (2010) del regista giapponese Tetsuya Nakashima.
Un’opera che sono certo non vi può lasciare indifferenti.
I primi 20 minuti del film sono perfetti per tempi e montaggio e sceneggiatura: ci troviamo all’interno di una classe e la maestra Yuko Moriguchi impartisce una lezione alla sua classe formata da ragazzini disattenti e maleducati. Ma la freddezza e la compostezza della maestra non ci fanno presagire quello che di lì a poco ella dirà ai suoi alunni “Mia figlia è stata uccisa e i due assassini sono in questa classe“.
Quello che ne seguirà è solo il primo passo verso una vendetta di sangue che richiamerà altro sangue.
Un film dall’estetica seducente che scava nel sudiciume di una società moderna che merita di soccombere, dove tutti sono colpevoli, dove non vi è spazio per l’innocenza e dove il seme dell’odio e dell’anarchia fioriscono sui banchi di scuola.
Per quanto lo stile di Nakashima possa risultare esagerato, sopra le righe, fin troppo compiaciuto, non si può non restare sconvolti dalla visione di questo film che tesse con arguzia una ragnatela di vendette che non ha e non può avere vincitori. Sublime.

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Ossessionato dal trovare delle costanti nelle incostanze degli intenti di noi esseri umani, quando non mi trovo a contemplare le stelle, mi piace perdermi dentro a un film o a una canzone.

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