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Justin Suarez, meno giudizio e più orgoglio!

- 01/06/2018


Ciao a tutti amici e appassionati di BL Tales! La rubrica che mette a nudo (bloccate gli ormoni! non letteralmente) storie e personaggi LGBTQIA (ma quanto ci piacciono gli acronimi complicati da pronunciare) con la voglia di raccontare ma soprattutto di emozionarvi.
Ancora una volta vi porterò nel fantastico mondo delle serie TV! Vi siete mai chiesti perché ci piacciono così tanto?

Io penso che sia dovuto al senso di familiarità che creano, la stessa sensazione che si prova andando al bar a fare aperitivo con amici di vecchia data.

La serie da qui prenderò spunto questa volta si può riassumere in 3 parole: Poncho, Apparecchio e occhiali!

Esatto, avete indovinato! Sto parlando proprio di Ugly Betty. Il protagonista di questa storia è proprio lui, Justin Suarez: il dolcissimo fashionista nipote di America Ferrara.

Interpretato da un carinissimo Mark Indelicato e figlio della sorella della protagonista, Hilda, si presenta da subito come un ragazzo appassionato di moda, con un senso artistico ed estetico molto spiccato e una caratterizzazione che potremmo definire sensibile!

È interessante notare come durante la serie non si faccia mai riferimento alla sua inclinazione sessuale, eppure sfido a trovare uno spettatore che non abbia pensato che Justin fosse palesemente gay. Dovremmo aspettare la fine della serie TV per vedere un vero e proprio Coming Out del personaggio.

Credo che questo sia il mese migliore per parlare di piccolo Justin dato che giugno è il mese dell’orgoglio! Il mese in cui più di una volta si scende in piazza per urlare a gran voce che l’omosessualità non è un abominio ma solo un’espressione diversa di amore.

Per molti è facile prendere la bandiera, marciare e affermare con orgoglio e con certezza chi sono, per altri non è così purtroppo.

Il problema non è tanto nel contesto familiare, nella società o per la chiesa di nostro signore sulla terra.

Semplicemente, come nel caso di Justin, non si prende ancora consapevolezza del proprio essere e non si capisce ancora cosa ci rende effettivamente felici.

Immaginate di avere come mamma Hilda, come Nonno Ignazio e come zia Betty. Quale famiglia migliore per poter dire: SONO GAY!

Eppure Justin fino all’ultimo era convinto di volere una donna al suo fianco. Non so quanti di voi lo ricordino ma nelle ultime puntate, prima del coming out, Justin ha avuto una breve storia con una compagna di scuola, meravigliando tutti con questa scelta.

In quel momento non si percepisce la necessità del personaggio di dover nascondere qualcosa ma semplicemente vive nell’ingenuità di chi ancora non ha capito a fondo se stesso.

La svolta narrativa si ha nel momento in cui Austin, futuro fidanzatino di Justin, decide di fare il primo passo, baciandolo e in quel momento per lui diventa tutto più chiaro e definito. Fortunato il nostro protagonista, perché sin da adolescente ha capito e affrontato cosa significasse trovare la sua strada, all’interno di un mondo che non aveva remore ad accettarlo e a farlo sentire come dovrebbero sentirsi tutti: normali!

Molto spesso, però, non è così. Ognuno ha bisogno di un suo tempo “X” per decifrare cosa il cuore e il corpo gli stanno dicendo. Non sempre si ha la fortuna di trovare un Austin che mette subito in chiaro cosa stiamo davvero provando e non sempre il mondo che ci circonda è benevolo con noi.

Sempre più spesso ho sentito dure parole contro chi non ha il coraggio di affermare la propria sessualità e la trovo, onestamente, una cosa aberrante. Costringere qualcuno a doversi dichiarare è ignobile tanto quanto chi accusa noi fantastici unicorni di essere un abominio della società.

Ricordiamoci sempre che la diversità di tutti va spronata e non offesa!
Buon Orgoglio a tutti!
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Un aspirante unicorno amante della vita, degli amici e di tutto ciò che appartiene al mondo social! Follemente innamorato dell'idea che ognuno di noi può fare la differenza! Campano di origine, romano di adozione ogni primo venerdì del mese su Bl Magazine con la rubrica #BLTALES.

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