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LO STESSO SGUARDO – Il Cinema Contro l’Omofobia

- 17/05/2019


Siamo nel 2019 eppure l’omofobia – qui in Italia e non solo – è una piaga della società che tarda a guarire, alimentata dall’ignoranza e la paura e da una politica della menzogna.

Negli anni registi e sceneggiatori e attori si sono impegnati perché questo atteggiamento vada a cambiare e quindi sparire.
Molti film ci hanno spesso mostrato con drammatica veridicità la condizione di tanti ragazzi e ragazze che hanno subito violenza per il loro orientamento sessuale.

Ma in questa giornata, la scelta migliore – a mio parere – è quella di mostrare non tanto l’ennesimo volto di una vittima dell’omofobia, quanto la “normalità” e il coraggio e la quotidianità di un ragazzo o di una donna che potrebbero essere un amico o una sorella; la loro vita, i loro abiti, le loro abitudini, la loro famiglia, i loro amori. I nostri. Di tutti.

i ragazzi stanno bene (giornata mondiale contro l'omofobia)
Una scena tratta da “I RAGAZZI STANNO BENE” (2010)

È quello che ha fatto, ad esempio, la regista Lisa Cholodenko che in “I RAGAZZI STANNO BENE” (2010) ci presenta una famiglia tradizionale composta da due super mamme (le bravissime Annette Bening e Julianne Moore) e due figli (gli allora nuovi volti di Mia Wasikowska e Josh Hutcherson). La storia guarda con sincerità a questo nucleo familiare che subirà un piccolo incidente di percorso comune a tante famiglie e coppie. Mal di là di questa parentesi, il film non presenta guizzi narrativi o facili espedienti, semmai si sofferma sul rapporto tra genitori e figli.
Un film divertente e toccante che consiglio di recuperare.

Altro titolo che guarda alla famiglia è sicuramente “THE SUM OF US – Tutto Ciò Che Siamo” (1994) di Geoff Burton e Kevin Bowling.
Una commedia leggera che guarda al meraviglioso rapporto tra un padre e un figlio, entrambi alla ricerca della propria felicità e dell’amore.
Il film, basato sull’omonima pièce teatrale di David Stevens, vede la partecipazione appassionata di due bravi interpreti: nel ruolo del padre un sensibile Harry Mitchell e in quello del figlio gay un sorprendente e giovanissimo Russell Crowe.

Giornata mondiale contro omofobia
Un giovanissimo Russell Crowe in “SUM OF US”

E come restare impassibili davanti allo splendido rapporto di confronto/scontro tra un padre (un dolcissimo Arieh Worthalter) e un ragazzo (il vibrante e straordinario Victor Polster) in via di “trasformazione” che sogna di diventare un etoile della danza classica?
GIRL” di Lukas Dhont è stata una delle più belle sorprese cinematografiche del 2018 e guarda con disarmante realtà all’anima di un fanciullo che cambia pelle. Quegli occhi sfuggenti e vivi e fragili non vi lasceranno più andar via.

il trailer di “GIRL” con la magnifica presenza di Victor Polster

Altrettanto significativi sono i film che guardano all’adolescenza o all’amicizia e quel particolare momento dell’accettazione della propria identità.
Ne sono esempio il delizioso “FUCKING ÅMÅL” (1998), per la regia di Lukas Moodysson, che guarda agli errori del cuore della giovane protagonista Elin; ma anche il più recente “TUO, SIMON” (2018) di Greg Berlanti che segue la vita normalissima di un adolescente alle prese con un piccolo segreto che verrà a svelarsi sul web, film dal nostalgico sapore delle commedie anni ’80.

A tal proposito invito a recuperare anche due commedie molto leggere disponibili su Netflix.
ALEX STRANGELOVE” (2018) di Craig Johnson che narra delle incertezze del cuore del giovane protagonista e del suo oggetto del desiderio (un carismatico e affascinante Antonio Marziale).
Il secondo titolo è “4TH MAN OUT” che guarda con ironia al rapporto di complicità tra 4 ragazzi un tantino cresciutelli che si divertono tra partite di baseball e videogiochi e birre e donne.
Ma tutto questo cameratismo e senso di fratellanza verrà messo sottosopra quando uno dei 4 si rivelerà ai suoi amici per la sua omosessualità.

Per quanto il cinema italiano si stia affacciando con timidezza nel raccontare storie di gente comune, buona parte della produzione è ancora viziata da stereotipi e vi è poco coraggio nell’affrontare il tema dell’omosessualità svincolato dai generi della commedia (come ad esempio l’ultimo film con Gassman, “CROCE E DELIZIA“) o del dramma.
Certo è che “UN BACIO”(2016) di Ivan Cotroneo resta la speranza che nuove sensibilità possano dar voce a storie e personaggi che non sono così distanti da noi e dal nostro cuore.

giornata mondiale contro l'omofobia
Gli splendidi interpreti di “UN BACIO” di Ivan Cotroneo
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Ossessionato dal trovare delle costanti nelle incostanze degli intenti di noi esseri umani, quando non mi trovo a contemplare le stelle, mi piace perdermi dentro a un film o a una canzone.

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