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Anche Cuba verso il riconoscimento delle unioni omosessuali

- 29/03/2021
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Nella riforma del nuovo codice di famiglia cubano, troveranno spazio anche i riconoscimenti delle unioni di fatto. Non è un rumor, ma quanto riporta addirittura Granma, l’organo stampa ufficiale del partito comunista cubano.

La notizia giunge a seguito dell’approvazione, da parte del governo di L’Avana, della proposta dei membri della commissione incaricata di preparare la bozza preliminare del Codice della famiglia che sarà presentata all’Assemblea nazionale.

Il nuovo Codice dovrà definire il concetto di matrimonio, questione lasciata fuori dalla bozza della Magna Carta dopo che l’inclusione in essa del riconoscimento dell’unione di persone dello stesso sesso ha causato il rifiuto di vari settori sociali, in particolare le chiese.

“Visione di orizzontalità dei modelli di famiglia”

Lo Stato – si legge dalla nota – riconosce e protegge le famiglie, qualunque sia la loro forma di organizzazione, come cellula fondamentale della società. Il riconoscimento dell’unione di fatto nella Magna Carta cubana, come una delle fonti della costituzione della famiglia, è stato un passo importante a favore di una società più plurale e inclusiva, e ha temperato i precetti costituzionali allo scenario attuale“.

Il dottor Leonardo Pérez Gallardo, presidente della Società cubana di diritto civile e di famiglia, dell’Unione nazionale dei giuristi di Cuba, ha affermato che la Costituzione del 2019 “ha chiarito che il matrimonio non è l’unico fatto fondante dei rapporti familiari e ha aperto il possibilità per le persone di scegliere il modello di famiglia più adatto al proprio progetto di vita, o semplicemente di non formare una nuova famiglia “.

Come riportato da BL Magazine in precedenza in questo articolo, infatti, la nuova Costituzione cubana ha sancito, all‘art. 68 la nuova definizione di matrimonio come “l’unione volontaria tra due persone”, in sostituzione della vecchia versione del 1976, la cui formula specificava la necessaria presenza di “un uomo e una donna”.

Secondo quanto aggiunto da Pérez Gallardo, l’unione di fatto è quindi regolata come “un rapporto di fatto, per il quale la Legge ha conseguenze legali. E proprio qui sta la chiave per risolvere la rete di situazioni che questo tipo di unione genera, e che il i legislatori del nuovo codice della famiglia devono confrontarsi “.

Ulteriori specifiche sono previste dall’art. 82 sull’istituzione del matrimonio come “istituzione sociale e legale“, considerato “uno dei modi di organizzazione delle famiglie“. L’articolo riconosce infatti, nei commi successivi, l’unione stabile e singolare con attitudine giuridica, che di fatto forma un progetto di vita in comune, che [a condizione e alle circostanze che la legge indica] genera diritti e obblighi”. Gallardo, nel citare l’art. 82, parla di “visione di orizzontalità dei modelli di famiglia”, considerandoli tutti ugualmente validi.

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Articolo di granma

Le differenze con l’istituto del matrimonio

Ad oggi, però, non vi è ancora una legge ordinaria che sviluppi questo punto della Costituzione, e l’unione di fatto continua a distinguersi dal matrimonio in quanto solo quest’ultimo ha implicazioni legali.

Secondo Pérez Gallardo, “Questo tema, con l’attuale Costituzione, obbliga il legislatore infra-costituzionale a regolamentare l’unione di fatto, spogliato dei pregiudizi che l’assenza di matrimonio potrebbe causare“. L’idea del giurista sarebbe tuttavia quella di mantenere una netta distinzione tra i due istituti giuridici: mentre il matrimonio comporterebbe lo status di coniugi, i membri di una unione affettiva dovrebbero godere di un titolo dissimile.

Sarà poi prerogativa del legislatore tracciare i confini dell’unione di fatto, ossia le condizioni e le circostanze al cui verificarsi si potranno generare, per legge, diritti e doveri e si sarà possibile ottenere protezione legale: ai sensi della Costituzione i requisiti di legittimazione previsti dalla Costituzione sono la permanenza, la singolarità, la stabilità e la notorietà.

I diritti e i doveri previsti non saranno identici a quelli del matrimonio per evitare l’assorbimento di un istituto nell’altro.

Pur non menzionandolo direttamente, la legittimazione delle unioni di fatto terrà conto anche delle coppie omosessuali: come riportato da Granma stesso, “il riconoscimento dell’unione come una delle fonti della costituzione della famiglia” sarà “un passo importante a favore di una società più plurale e inclusiva“.

Secondo Granma, che ha citato un Report of the National Population and Housing Census realizzato nel 2012, il 52% del numero totale di persone che hanno dichiarato di avere una relazione stabile a Cuba è sposato, mentre il 48% è in una unione di fatto.

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Sono nato in Puglia, terra di ulivi e mare, e oggi mi divido tra la città Eterna e la città Unica che mi ha visto nascere. La scrittura per me è disciplina, bellezza e cultura, per questo nella vita revisiono testi e mi occupo di editing. Su BL Magazine coordino la linea editoriale e mi occupo di raccontare i diritti umani e i diritti lgbt+ nel mondo... e mi distraggo scrivendo di cultura e spettacolo!

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